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Di Donato-Mediagol: “Palermo, ci voleva il bomber per competere con il Bari. Se vuoi vincere prendi Antenucci o Pettinari, dove sono i leader?”

L'intervista esclusiva concessa dall'ex calciatore rosanero, Daniele Di Donato, alla redazione di Mediagol.it

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Un avvio di stagione a dir poco stentato. Un punto in tre gare disputate, nessun gol all'attivo, nove punti di distacco dalla capolista Bari.

Numeri inesorabili ed esplicativi, specchio di una serie di criticità oggettive e trasversali che stanno tarpando le ali al Palermo di Boscaglia.

Sussistono certamente margine e tempo per recuperare i punti persi per strada, a patto di prendere coscienza, con onestà intellettuale e spirito autocritico di lacune, limiti e reali problematiche in seno all'organico guidato dall'ex Virtus Entella. Una situazione di difficoltà, figlia probabilmente di una gestione non proprio illuminata e tempestiva in sede di calciomercato per un club che punta a disputare un torneo di vertice. Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l'ex calciatore ed idolo dei tifosi rosanero, Daniele Di Donato, ex allenatore di Arezzo e Trapani, ha analizzato minuziosamente il momento vissuto dalla formazione guidata da Boscaglia.  

"Il Palermo è la squadra del mio cuore.  Ci sarebbe voluta qualche altre pedina top per poter ambire ad essere almeno al livello attuale del Bari. Pettinari in qualità di bomber sarebbe stato l'innesto ideale per il Palermo? Stefano sarebbe l'attaccante perfetto in ogni squadra anche in categoria superiore, un calciatore di livello assoluto, prolifico e decisivo nei sedici metri, un valore aggiunto a mio avviso importantissimo. Il Bari non ha badato a spese prendendo un goleador del calibro di Antenucci, così contro ogni avversario, potenzialmente, parti sempre da 1-0, le squadre che vogliono vincere devono chiudere gli occhi e spendere cifre importanti per assicurarsi giocatori di qualità. Ricordo l'anno in cui a Palermo vincemmo il campionato, quella squadra lì era formata da tanti giocatori di qualità: vedi Sicignano, Giampietro, Cappioli, Bombardini e La Grotteria. Ogni reparto aveva un leader, poi c'eravamo noi giovani gregari a completare un organico di grandissimo spessore. Il Palermo attuale è formato da tanti gregari e giovani di buona prospettiva, ma chi è il leader in questo momento nella squadra di Boscaglia? Non c'è un Antenucci di turno. un Di Cesare di turno o un Ciofani di turno. Nove punti di distacco dai pugliesi dopo quattro giornate sono davvero tanti, io sto parlando da tifoso e non da allenatore. Sono incavolato perché non riesco a vedere il Palermo e 1 punto e il Bari a 10 punti, tutta l'estate si parlava di dover prendere una punta di livello per fare il salto di qualità e poi non è mai arrivata. Se ti interessa acquistare un attaccante del livello di Pettinari devi invogliarlo a venire, per vincere devi far gol, come il Bari che, ripeto, non appena inizia la partita è già 1-0. Basta far gol e poi devi stare attento a non prenderlo. Troppi calciatori rosanero arrivati a Palermo a ritiro finito? Quando una società punta alla vittoria del campionato la squadra deve essere costruita e completata  il prima possibile, in modo che l'allenatore abbia la maggior parte degli elementi a propria disposizione per lavorare su schemi e contenuti del suo credo calcistico. Non puoi arrivare all'ultimo giorno e tappare i buchi se vuoi vincere, se invece ambisci a un campionato normale allora ci può stare. Il Palermo, però, in Serie C non deve fare un campionato normale, il Palermo deve giocare per vincere e quindi disputare una stagione di vertice. I rosanero sono andati in ritiro poco dopo ferragosto e avrebbero dovuto avere la squadra pronto all'inizio di settembre. Se vuoi primeggiare e vincere, non puoi far riferimento con tutto il rispetto possibile al Monopoli e alla Virtus Francavilla. Sono tutti giocatori che sono arrivati alla fine della preparazione estiva, il tempo che prenderanno tutti la condizione giusta magari il Bari sarà già andato in fuga. I pugliesi la scorsa stagione hanno perso il campionato perché la Reggina è partita forte e il Bari non è riuscita più a recuperarlo, con gli amaranto che presero un vantaggio importante come sta facendo adesso il club di De Laurentiis".