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Crivello: “Serie C campionato difficile. Felice di aver portato il Palermo tra i professionisti”

"Giocare nella propria città è più bello, anzi. Finita la partita o l’allenamento, sei a casa. Per me è stato un sogno"

Mediagol92

Ambizioni.

Il Palermo, ottenuta la promozione in Serie C, guarda avanti. Il club rosanero ha l'obiettivo di tornare il più presto possibile in Serie B e la coppia Sagramola-Castagnini è già al lavoro per costruire un organico in grado di lottare per la vittoria del campionato di terza serie. Pedine fondamentali per la prossima stagione saranno sicuramente Pelagotti, Crivello, Lancini, Accardi, Martin, Martinelli e Floriano.

"Sicuramente sono giocatori importanti - ha dichiara il difensore rosanero Roberto Crivello a Tgs Studio Sport - c’è chi ha già fatto la C, daranno una grossa mano al Palermo". Tra i club che il Palermo potrebbe dover affrontare in C potrebbe esserci il Bari: "È un pensiero che abbiamo, sappiamo che il Bari ha una squadra molto forte e se dovesse salire avremmo una concorrente in meno - ha sottolineato il jolly palermitano -. So solo che bisogna rimanere tutti compatti, dal presidente che è il primo tifoso fino ai magazzinieri, perché la C è difficile, soprattutto al sud. Troveremo campi dove non si potrà giocare, poi ci penseranno i direttori a prendere gente pronta per creare un gruppo di persone importanti".

La squadra non ha potuto nemmeno festeggiare la vittoria del campionato, in virtù delle misure di contrasto per evitare la diffusione del coronavirus: "Purtroppo la ciliegina sulla torta non c’è stata quando ho scelto di intraprendere questa strada mi immaginavo i festeggiamenti, giustamente non li abbiamo potuti fare - ha precisato Crivello -.Resta l’amaro in bocca, ma c’è la soddisfazione per aver riportato il Palermo tra i professionisti".

Infine, Crivello si è soffermato sul suo futuro: "Giocare nella propria città è più bello, anzi. Finita la partita o l’allenamento, sei a casa. Per me è stato un sogno. Chi è rimasto a Palermo si sta ancora allenando allo stadio, poi nel resto della giornata mi dedico alla famiglia. Ruolo? Tutta la mia carriera l’ho fatta da terzino, l’anno scorso ho giocato da centrale ed è un ruolo che potrei coprire anche in futuro. Per il resto, sarò a disposizione del nuovo allenatore. Non sarò io a decidere dove giocare", ha concluso il difensore rosanero.