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Crivello: “Covid? Io sto bene ma le giornate sono lunghissime. Chi ha tanti positivi come noi è penalizzato, vi racconto di Palermo-Turris”

Le dichiarazioni del difensore rosanero

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Roberto Crivello racconta il caos Coronavirus in casa Palermo.

Intervenuto ai microfoni di "Siamo Aquile", trasmissione in onda su TRM, il difensore palermitano del club rosanero ha risposto alle diverse curiosità in merito ai numerosi contagi da Covid-19 che hanno colpito il club di Dario Mirri.

"Io sto bene per fortuna. Sono giornate lunghissime, la società non ci fa mancare nulla ma abbiamo solo due ore di svago al campo, poi stiamo sempre in camera. Stiamo circa 21/22 ore in camera, le giornate sono interminabili. Manca di più stare con la famiglia, per fortuna ci videochiamiamo ma non è comunque la stessa cosa. Con i miei compagni cerchiamo di sdrammatizzare il momento, ci sentiamo con i gruppi su WhatsApp, giochiamo a briscola in 5 tramite i cellulari, insomma ci siamo inventati qualcosa. Non è questione di stare o non stare attenti, perché noi siamo sempre stati tutti con le mascherine e abbiamo seguito le misure preventive. Vivendo nello spogliatoio basta un positivo per contagiare gli altri, noi negativi siamo fortunati perché lo poteva prendere chiunque. Tempi di recupero? Sarà un problema per chi non si è allenato essendo positivo, speriamo il prossimo tampone sia negativo perché sono da 10 giorni fermi. Noi negativi ci stiamo allenando, però per loro sarà un po' più complicato rientrare. Fortunatamente c'è un'ottima preparazione alle spalle. Campionato falsato? Sicuramente chi ha tanti positivi come noi è tanto penalizzato. Per fortuna la Serie C potrebbe anche slittare, posticipandolo visto che nessun giocatore fa gli Europei. Il problema magari sarà la Serie A se rinviano tante partite. Dico per assurdo che chi gestisce meglio il virus è avvantagiato in campionato. Palermo-Turris? E' stata una brutta giornata, eravamo pronti e carichi per giocare. Mentre stavamo provando i tiri in prota il team manager ci ha detto del rinvio. C'era delusione, eravamo pronti a giocare. Siamo stati sorpresi perché di mattina c'era qualche dubbio se non ricordo male, ma appena ci hanno dato l'ok eravamo pronti. Per noi è stata una grande sorpresa. Boscaglia? Il posto del mister l'ha preso Filippi, ci alleniamo con lui. Il mister tramite il team manager si fa sentire. Mio stato d'animo? Diciamo che io ero e sono sicuro di quello che faccio anche se non basta, il virus si può prendere ovunque. Può succedere anche dal benzinaio, in un lavoro dove ci sono tanto persone nello spogliatoio c'è più probabilità di essere contagiati. Ogni volta che facevamo i tamponi aumentavano i casi e c'era sempre quella paura. Nel penultimo eravamo tutti negativi quindi ora siamo un po' più tranquilli. Se vogliamo andare avanti anche con il calcio i tamponi sono fondamentali, a livello personale non è una cosa stressante, la ritengo una cosa giusta e poi uno si abitua a farli. Non si capisce se una partita può essere rinviata o no, sicuramente in una squadra danneggiata come la nostra è giusto rinviarla, se magari i positivi erano due o tre si può giocare".