Il Cts gela la Serie A.
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Coronavirus, il Cts gela la Serie A: “Niente sconti, la quarantena resta di due settimane”
Il Cts non fa sconti alla Serie A: "La quarantena precauzionale è sempre di due settimane, anche nel mondo del calcio"
Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in conformità con quanto voluto dalla FIGC, ha confermato la speranza del Governo di riprendere i campionati professionistici di calcio dopo lo stop forzato causato dall’emergenza Coronavirus. Gli interrogativi in merito al protocollo sanitario per la ripresa, che dovrebbe mettere d’accordo il Cts, i vertici del calcio e i diversi club, sono tuttavia ancora tanti. Uno di questi, in particolare, riguarda ciò che dovrebbe accadere in caso di contagio di un tesserato. Egli verrebbe posto in quarantena da solo o insieme a tutta la squadra?
Nei giorni scorsi era emersa un'ipotesi secondo cui, in caso di positività di uno dei giocatori, tutto il gruppo avrebbe dovuto affrontare la quarantena, ma soltanto per una settimana. Una soluzione che avrebbe evitato stop prolungati. Il Cts, tuttavia, ha smentito attraverso un comunicato la possibilità di perseguire tale via.
"La quarantena precauzionale - si precisa - è sempre di due settimane, anche nel mondo del calcio. È comparsa sulla stampa nazionale, sostenuta da alcuni noti rappresentanti del mondo del calcio la notizia che il Cts avrebbe concordato con le autorità sportive, prime tra tutte la FIGC e la Lega Calcio, non solo le procedure e i protocolli per la riapertura del campionato, ma anche la riduzione del possibile periodo quarantenale a cui sottoporre calciatori e personale della squadra risultati positivi al test diagnostico per la presenza del virus SARS-CoV-2 o i loro contatti più stretti, ipotizzando una sola settimana di quarantena precauzionale, anziché due settimane universalmente riconosciute".
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