Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Coronavirus, Caputo: “Mia esultanza in Sassuolo-Brescia? Vi racconto. Spero di tornare in campo, ho un obiettivo”

Ciccio Caputo e il monito agli italiani: il centravanti neroverde torna a parlare a proposito di quella singolare esultanza dopo il goal contro il Brescia

Mediagol8

Sassuolo-Brescia 3-0, questo il risultato dell'ultimo atto della Serie A andato in scena lunedì 9 marzo.

È passato quasi un mese dall'ultimo match disputatosi in campionato e la situazione non è mai rimasta la stessa. Ad oggi il bilancio dei danni provocati dall'infezione epidemiologica da CoVid-19 è in continuo aggiornamento, ma se, con l'auspicio di tutti, dovesse fermarsi qui avrebbe già determinato un gravoso peso sulle spalle di tutti i cittadini italiani.

Lo aveva capito anzitempo anche Francesco Caputo, per tutti Ciccio, il quale, proprio durante l'ultima sfida del torneo nazionale, ha esultato, per la sua personale doppietta, in maniera alquanto singolare: il numero 9 nero-verde ha infatti esposto davanti le telecamere un foglio con su scritto un messaggio, che da lì a poco sarebbe diventato un mantra di queste ultime settimane: "Andrà tutto bene. Restate a casa". Così, sulle pagine rosa de "La Gazzetta dello Sport", l'ex bomber di Empoli, Bari ed Entella si racconta a tutto campo.

IL FOGLIO E LE DONAZIONI: "Lo conservo a casa, lo terrò per sempre. Quando lo guardo mi emoziono. L’idea è stata di mia moglie, ma non pensavo potesse fare il giro del mondo. Si è trattato di una cosa semplice, ma bellissima. Mi manca troppo giocare, spero che il campionato si possa finire. Naturalmente nel rispetto delle regole. Con i compagni ci sentiamo tanto, anche più di prima, e vorremmo finire la stagione rinunciando alle vacanze. Abbiamo fatto tante donazioni, io ho anche messo all’asta la maglia di quella partita con doppietta al Brescia, di cui il ricavato sarà devoluto agli ospedali della Puglia".

QUARANTENA: "Diamo qualche calcio al pallone in giardino. I miei figli mi chiedono perché non possa portarli a scuola calcio, così gli ho dovuto parlare del virus. Io sono preoccupato, ma sempre positivo. Voglio giocare e sogno anche la Nazionale, in vita mia non ho mai mollato. Voglio sempre migliorarmi, per ora mi sento ancora giovane".

SASSUOLO: "A maggio è stato il primo a chiamarmi. Già mi voleva a Foggia, io gli ho dato la mia parola e così è stato. Anche se mi desideravano altre squadre, io ho scelto lui. È un allenatore che non vuole mai buttare il pallone, non è stato facile giocare come chiedeva. Mi ha fatto sentire importante. Conte? L’ho avuto al Bari, ma se mi chiamasse all’Inter non so se andrei. A Sassuolo sto benissimo. Quindi, per valutare, dovrei prima ricevere la proposta. Il mio obiettivo ora sono i 20 gol. Se li segnerò, il mio idolo Del Piero ha anche promesso di portarmi a cena".