Parla Thomas Berthold.
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Coronavirus, Berthold: “Racconto situazione in Germania. Serie A? Campionato aperto, Lazio una sorpresa”
Le dichiarazioni dell'ex difensore di Roma e Verona Thomas Berthold in merito all'emergenza Coronavirus in Germania e al futuro della Serie A
L'ex difensore tedesco, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha parlato dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 in Europa, soffermandosi sugli sviluppi in Germania, dove i club delle due principali categorie sono tornati ad allenarsi in attesa che si ottenga il via libera per la ripresa dei campionati: "Anche qui è tutto chiuso, abbiamo meno morti e meno contagiati rispetto a voi ma la vita sociale non esiste e sarebbe bello avere più libertà e più diritti personali. Da noi tutte le squadre di A e B hanno ripreso ad allenarsi ma non so quando riprenderà il campionato, non sono in grado di valutare perché la virologia è una materia molto ampia e servono tanti esperti. La Lega ha fatto una riunione martedì scorso a Francoforte e ha deciso che si potevano riprendere gli allenamenti. Per il campionato servirà il parere del Governo, ma chiaramente saranno gare a porte chiuse. In questo momento il calcio non è la prima cosa a cui penso. Guardo ai diritti personali della nostra società e mi auguro che i governi facciano le cose giuste ma ho i miei dubbi. Tutti gli anni ci sono delle influenze gravi e meno gravi. Due anni fa qui in Germania ci furono venticinquemila morti per un'influenza ma in quell'occasione non ci fu un articolo né un'azione del Governo per chiudere tutto. E allora dovrebbero spiegare meglio questa situazione di chiusura totale visto che adesso in tutto ci sono 2600 morti. Ci sono anche dei diritti umani fondamentali".
L'ex Verona e Roma, inoltre, ha parlato della stagione di Serie A in corso che, nel caso in cui la classifica venisse cristallizzata, terminerebbe con l'assegnazione del titolo alla Juventus, attualmente in testa alla classifica davanti a Inter e Lazio: "Non lo so, il campionato è aperto e dopo questa pausa bisogna vedere come e se si riprenderà. In quest'ultima ipotesi si giocherà senza spettatori e sarà un quadro della situazione diverso rispetto al solito. Anche la questione mentale sarà importante. Sarà interessante vedere chi saprà adattarsi meglio alle varie circostanze. È importante che per la lotta scudetto non ci sia solo la Juve ma molta più concorrenza, con Lazio e Inter che sono lì vicine. Per i tifosi è più esaltante, altrimenti sarebbe sempre la solita storia come qui negli ultimi anni con il Bayern Monaco. La Lazio è stata una sorpresa e non pensavo potesse lottare per lo scudetto. Anche l'Atalanta sta andando molto forte, pure in Champions. E mi ha colpito l'esplosione di Gosens che dopo un passato in squadre olandesi ha raggiunto un gran livello e ora è vicino alla Nazionale tedesca. Sono contento del gran campionato dell'Hellas Verona. È una neopromossa e sta andando forte, gioca da squadra, i calciatori sono tatticamente molto disciplinati, difendono bene. Ha elementi che hanno mercato e alcuni sono già stati ceduti. Kumbulla mi piace parecchio, è un giovane che gioca come se avesse già dieci anni di serie A sulle spalle. In futuro dovrà pensare a sostituire i giocatori in partenza senza dimenticare - e lo dico per esperienza - che il secondo anno è ancora più complicato del primo. Roma? A mio parere ha un gran tecnico che la fa giocare molto bene. Spero che quando arriverà il nuovo proprietario viva la squadra da vicino. Il presidente deve essere a contatto con il suo club e non può gestire tutto da lontano. Mi auguro che la Roma torni al vertice: i tifosi sono straordinari e la città è unica. Serve ora una strada ben precisa, un programma a lungo termine. La squadra c'è, ma occorre che ci sia una dirigenza che vada nella stessa direzione. Negli ultimi anni ci sono stati troppi casi e le turbolenze non aiutano".
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