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Coni Sicilia, il ritorno di Massimo Costa: l’ex numero uno dello sport siciliano annuncia la sua candidatura a

Palermo
Ufficializzata la candidatura alla carica di componente della Giunta Nazionale del Coni Sicilia

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di Simone Ciappa

L'annuncio ufficiale dell'ex numero uno del Coni Sicilia.

Palermo

Massimo Costa ha deciso di proporre la sua candidatura alla carica di componente della Giunta nazionale del Coni, in rappresentanza dei Comitati regionali per il quadriennio 2021/24. L'ex presidente del Coni Sicilia, dopo un tour che lo ha portato a incontrare personalmente i protagonisti dello sport regionale, attraverso una lettera indirizzata attuale presidente del Coni Sicilia, Sergio D’Antoni, giunto al suo terzo mandato, ha chiesto il suo sostegno per mantenere unito il mondo dello sport siciliano in un leale patto tra generazioni diverse. Nel corso del suo mandato al vertice del Coni Sicilia, Costa ha già condotto numerose battaglie e relative vittorie che hanno lasciato il segno. A distanza di anni, l'intero movimento dello sport di base ha accolto con grande entusiasmo la possibilità di un nuovo coinvolgimento di Costa il quale, appena eletto all’unanimità nel 2012, si dimise volontariamente dal Coni per candidarsi alla carica di sindaco di Palermo.

"Ci vogliono strategie rivoluzionarie - dice Costa - per rispondere alle esigenze straordinarie, dettate dalla pandemia, di un mondo sportivo ormai allo stremo. Occorrono energie, forza ed entusiasmo per affrontare le mille sfide che ci attendono. Questa candidatura al Coni serve ad aprire uno spazio di dibattito pubblico sullo sport italiano e siciliano perché il pensiero unico uccide soprattutto lo sport che vive di leale competizione. È una candidatura che, fuori dalle logiche di palazzo e di potere, nasce dall’affetto, dalla conoscenza e dalla stima di rapporti coltivati negli anni. Adesso tocca al presidente regionale del Coni Sergio D’Antoni scegliere se raccogliere l’opportunità di dare un forte segnale ai giovani di questo Paese e alla mia generazione. Che è fortemente penalizzata e non avrà pensioni, a differenza di quelle estremamente laute - in alcuni casi - delle generazioni precedenti, figlie di privilegi ormai diventati insopportabili".

L’appuntamento elettorale è fissato per il prossimo 13 maggio a Milano.