Il Chelsea batte l'Eintracht Francoforte ai calci di rigore.
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Chelsea-Eintracht, Zappacosta: “Sapevamo di potercela fare, contento per la finale”
Le parole del terzino dei Blues al termine della sfida contro le Aquile
Dopo l'1 a 1 dell'andata i Blues hanno ospitato i tedeschi tra le mura dello Stamford Bridge, alla ricerca di una vittoria fondamentale per conquistare un posto in finale. I padroni di casa erano passati in vantaggio con la rete di Ruben Loftus-Cheek, ma gli ospiti avevano ristabilito la parità grazie al gol del solito Luka Jovic, capocannoniere della competizione a quota dieci reti. Dopo i tempi supplementari, a decide l'avversaria dell'Arsenal (che ha battuto il Valencia) è stata la lotteria dei rigori: per le Aquile sono stati fatali gli errori di Martin Hinteregger e Gonçalo Paciência, ed è dunque risultato decisivo il rigore realizzato da Eden Hazard.
Al termine del match il difensore del club inglese, Davide Zappacosta, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, esprimendo tutta la sua gioia per aver conquistato un posto nella finale di Baku: "C'era tanta tensione, ma anche tanta consapevolezza. Sapevamo di potercela fare, di poterci giocare le nostre carte. Siamo stati molto bravi a raggiungere la finale, ci teniamo tanto a vincere questa coppa. Quando giochi tante partite in un anno non è mai facile, è normale che si possa arrivare un po' scarico a livello mentale, ma soprattutto a livello fisico. Per questo siamo stati bravi, abbiamo fatto un grosso lavoro. Mi aspettavo di giocare quando ho visto Christensen a terra perché il mister aveva provato anche Azpilicueta centrale. Io speravo di giocare partite come questa, mi sono riscaldato al massimo, sono rimasto sempre sul pezzo. Sono contento per l'occasione e per la finale raggiunta, per me vuol dire tanto. Lavorare sulla difesa? Non riusciamo a farlo spesso perché giocando ogni tre giorni dobbiamo preparare le partite e studiare gli avversari, ma quando c'è tempo non manca occasione per curare quei piccoli dettagli. Quando si gioca di linea è importante essere precisi ed esserlo passa attraverso un lavoro costante".
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