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Castagnini-Mediagol: “L’organico del Palermo è completo e competitivo. Poche alternative sugli esterni? Dico la mia. Rimpianti sul mercato…”

L'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it dal direttore sportivo del Palermo, Renzo Castagnini...

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Una squadra costruita ad agosto, in poco più di una decina di giorni, poco dopo la costituzione della nuova proprietà e l'iscrizione al campionato di Serie D. Renzo Castagnini ha dovuto di fatto allestito un organico da zero, con non poche difficoltà e qualche inevitabile lacuna che non ha però inficiato il percorso al vertice della compagine di Rosario Pergolizzi. Reduce da tre vittorie consecutive, il Palermo è tornato a viaggiare spedito in vetta alla classifica del girone I, mantenendo un margine significativo di cinque punti di vantaggio rispetto alla principale antagonista in ottica promozione, il Savoia di Parlato. Il direttore sportivo del club di via Villa Malta ha concesso un'intervista esclusiva ai microfoni di Mediagol.it.

"Questa squadra l'abbiamo costruita tutti insieme, c'è una società, ci sono persone che lavorano, operando insieme si riesce a fare una squadra funzionale, non voglio prendermi meriti che non ho, poiché i meriti e demeriti vanno equamente ripartiti tra tutti i componenti dell'area dirigenziale e tecnica".

Poche alternative nel ruolo di esterni e giocatori spesso adattati sulle corsie laterali? Diciamo che questo è un discorso che riguarda  i calciatori che hanno giocato fino ad adesso, però ci sono altri elementi che possono essere utilizzati e che hanno giocato ieri, parlo di Accardi e Crivello, che sono andati a sostituire Doda e Vaccaro. Le alternative ritengo ci siano in tutti i ruoli poi qualche volta si fa bene e altre si fa meno bene.  Pensiamo di essere super competitivi poiché abbiamo ricambi in tutti i ruoli, quindi non credo che manchi qualcosa a questo organico in nessun modo. Rimpianti in ottica calciomercato? No, diciamo che quello che volevamo fare l'abbiamo fatto, almeno quello che dipende da noi.  Poi ci sono anche gli altri chiaramente, non è che noi non abbiamo preso un calciatore per scelta e subito dopo ci siam pentiti di non averlo preso.  Poi ci sono calciatori che accettano di venire a giocare in serie D e altri no, abbiamo fatto quello che potevamo fare in relazione anche alla volontà altrui. I rimpianti ci sono sempre, perché si può fare sempre meglio, però non è quello il discorso. Non è presunzione, ma mi sento di dire che abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo fare, questo abbiamo fatto e questo ci teniamo.