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Castagnini: “Cessione e Serie A in 3 anni, credevo in altro. Brunori? Il futuro…”

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Le parole del direttore sportivo del Palermo, Renzo Castagnini, intervenuto circa il futuro della società siciliana e il possibile salto di categoria

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Il direttore sportivo del Palermo Renzo Castagnini è stato intervistato ai microfoni di TRM, nel corso del format di approfondimento calcistico Football Club in cui ha trattato alcuni argomenti legati alla stretta attualità rosanero. Dal futuro del club fino al progetto triennale che dovrebbe chiudersi a fine stagione con Hera Hora. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni: "Futuro? Spero che il Palermo sia in categoria superiore. In questo momento non mi faccio altri pensieri. Siamo concentrati a cercare di portare in fondo questo progetto e cercando di salire di categoria. Deve essere il pensiero di tutti questo. Sono contento del lavoro svolto fin qui, penso che tutto sommato abbiamo fatto un bel lavoro. Quando sono arrivato non avevamo neanche gli uffici per sederci, la società ha fatto uno sforzo eccezionale.

"Dal presidente a Sagramola, rinascere da zero non è mai facile. Abbiamo fatto credo delle cose buone, dobbiamo vedere come finiremo questa stagione. Lavoriamo per finalizzare questo progetto per come ci eravamo prefissati. Tre anni in Serie A nel manifesto di Hera Hora? Il progetto per me era portare in tre anni la squadra in Serie B. Noi le risorse per fare il nostro lavoro le abbiamo avute. Ci sono squadre che hanno investito di più e che vengono da investimenti precedenti. Anche noi abbiamo speso i nostri soldi, qualche volta bene e qualche volta male. Il progetto della società ci ha consentito di lavorare in un certo modo. Noi non siamo una squadra giovanissima ma neanche vecchia. Quando lavori bisogna cercare di vincere e costruire, se vinci e costruisci qualcosa puoi dare futuro al lavoro".

Nuova parentesi del Ds relativa agli interventi sul mercato effettuati nel corso di questa stagione, oltre che una nuova apertura alla cessione del club: "Kanoute-Fella? In realtà non è stato uno scambio, Fella l'abbiamo preso dalla Salernitana. In quel momento abbiamo chiesto a Filippi se Kanoute era indispensabile e il tecnico ci ha dato il via libera per la cessione. Son due cose separate. Centrale di difesa? Fino a gennaio giocavamo con la difesa a tre e al termine del girone d'andata la difesa era una delle migliori del campionato. Gli slot in ogni caso sono quelli. Sbavature con la difesa a tre? Le cose son sempre migliorabili, però noi avevamo otto difensori e non potevamo prendere un altro. Nel calcio succede di tutto, come nel caso dell'operazione Brunori andata a buon fine a discapito di Cianci. Con il senno di poi è troppo facile. Con l'avvento di Baldini sono cambiate le cose a livello tattico e Brunori mette in evidenza ancora di più le sue qualità. E' cambiato il sistema di gioco, adesso andiamo a pressare alti e recuperiamo molti più palloni. Ogni allenatore ha il suo sistema di gioco e questo di Baldini si adatta soprattutto agli attaccanti. Futuro Brunori? Il giocatore si trova molto bene a Palermo, il procuratore è contento. Con la Juventus abbiamo buoni rapporti, ancora è presto per dire se riusciremo a trattenerlo. Sarà importante la categoria ma non ci sentiamo tagliati fuori da un'eventuale trattativa". 

"Cessione? Non me ne occupo io ma il presidente. Noi la viviamo serenamente, la società non fa mancare nulla. Noi fino al 30 giugno siamo a posto, la società ha sempre pagato lo stipendio il primo del mese. Società straordinaria! Quello che succederà io non lo so, ma credo che il presidente e l'amministratore sapranno loro come sistemare la società. In ogni caso il Palermo andrà avanti, intanto pensiamo a giocarci i play off. Centro sportivo? Non ho novità, io mi occupo della parte sportiva. Ma anche se io sapessi queste cose, non lo direi perché non tocca a me dire queste cose".