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Caos Palermo, conti vuoti e carte false: i bonifici per pagare gli stipendi non sono mai partiti

PALERMO, ITALY - APRIL 08: Fams of Palermo show their support during the Serie B match between US Citta di Palermo and Hellas Verona at Stadio Renzo Barbera on April 08, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

La Banca Ifigest smentisce Arkus Network, mai dato garanzie: bonifici per gli stipendi senza copertura

Mediagol97

I bonifici per pagare gli stipendi non sono mai partiti, perché i soldi nel conto corrente di Banca Ifigest intestati ai nuovi proprietari del Palermo non erano coperti

Con queste parole si apre l'edizione odierna de La Repubblica - Palermo, che introduce il tema relativo ad alcune "lettere di patronage" che sarebbero state consegnate e che davano garanzie sulla liquidità dell'Arkus Network di Salvatore Tuttolomondo.

Il noto quotidiano nazionale aggiunge, però, come la sopracitata banca milanese smentisca che i dirigenti dell'Istituto di credito abbiano mai firmato tali note: "Banca Ifigest smentisce categoricamente quanto scritto in merito a una presunta fideiussione concessa al Palermo, inoltre la banca non ha affidato e tanto meno prestato garanzie a favore della società", si legge in una nota della Ifigest.

Dalla banca aggiungono inoltre che tali lettere, che starebbero circolando all'intero della società di Viale del Fante e che sarebbero ora in mano anche agli avvocati delle parti coinvolte nel procedimento in Tribunale sul commissariamento presentato dalla Figc, sarebbero "del tutto false".

Oltre alla spinosa vicenda della fideiussione, dunque, vi sarebbe adesso da aggiungere con certezza anche il mancato pagamento degli stipendi fra le cause che comporteranno la mancata iscrizione del Palermo Calcio al prossimo campionato di Serie B. Dalla Banca Ifigest fanno anche sapere di avere "sì ricevuto delle richieste per avviare i bonifici da parte dei nuovi proprietari dei rosanero", ma anche di avere subito segnalato che nei conti non vi fosse alcuna copertura.

In buona sostanza, dunque, quei bonifici non sarebbero mai potuti andare a buon fine, nonostante la rassicurazioni date da Tuttolomondo negli ultimi giorni. Proprio ieri, infatti, il Consiglio di amministrazione della società siciliana, presieduto dal presidente Alessandro Albanese, ha preso atto di "non avere ricevuto l'elenco dei bonifici e gli altri documenti richiesti per verificare la correttezza della procedura ai fini dell'iscrizione in B".

Per questa ragione è stata convocata l'assemblea dei soci per il prossimo 5 luglio, la stessa data durante la quale in tribunale si discuterà della richiesta di commissariamento per il club rosanero. All'assemblea dei soci spetterà adottare delle iniziative a tutela dei dipendenti e dei creditori. Salvatore Tuttolomondo, però, continua a rivendicare le proprie ragioni e sostenere che il problema fosse legato soltanto alla fideiussione:

"In due video messaggi, senza alcun contraddittorio, pubblicati sul sito ufficiale del Palermo e registrati in un ufficio romano, il patron sostiene che la polizza assicurativa è stata sottoscritta con la compagnia bulgara Lev Insurance. Al tavolo durante la registrazione si vedono, fra gli altri oltre Tuttolomondo, l'avvocato Simone Narducci della Lev Ins, il direttore generale Fabrizio Lucchesi e Stefano Pistilli. Tutti accusati dai tifosi rosanero di essere scappati da Palermo".