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Cagliari, Zenga: “Io e la mia famiglia lontani migliaia di chilometri. Taglio-stipendi? Vi dico la mia”

Walter Zenga si è espresso sul delicato momento che sta vivendo l’Italia a causa dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus

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Parola a Walter Zenga

L'epidemia da Coronavirus, che ha stoppato tutti i campionati e competizioni europee, continua a destabilizzare l'intero mondo del calcio, che subisce e continuerà a subire inevitabili ripercussioni. Lo stesso presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, le cui parole sono state rese note dal sito ufficiale AIC, ha confermato: “iniziamo a pensare alla chiusura della stagione”, sono state le sue parole.

Nel frattempo in Italia, allenatori, giocatori e società stanno discutendo del Taglio-stipendi, argomento su cui la Juventus di Andrea Agnelli si è già espressa optando per una soluzione interna. Sulla delicata questione si è espresso anche l’attuale allenatore del Cagliari, intervenuto ai microfoni di Radio Rai: "Mi dispiace che molti italiani in questo periodo si trovino il salario ridotto. La verità è che è però il momento di pensare alla nostra salute. La Juve ha già previsto la riduzione di quattro mensilità? Anche io e Giulini l'abbiamo fatto: avevamo introdotto già dal 3 marzo una clausola di... buonsenso".

Sulla possibile ripresa dei campionati: "Un eventuale rientro? Questa situazione non può essere paragonata ad una vacanza, si dovranno giocare tante partite in un periodo di tempo ristretto, è una situazione anomala e come tale dovrà essere trattata. Non vedo come si possa pensare ad una cancellazione del prossimo campionato per diluire quello in corso: ci sono contratti, anche di sponsorizzazione, in scadenza a giugno. E poi non scarichiamo mica i camion: quando arriverà il momento, secondo me sarà il caso di giocare senza sosta. Per adesso, pensiamo a sperare in un numero di morti sempre inferiore alle 18 di ogni giorno”.

Infine l’ex portiere di Inter e Sampdoria, ha parlato del suo personale isolamento, lontano dai propri affetti: “Io sono a casa dall'8 marzo. La mia famiglia è a Dubai ma me ne faccio una ragione, c'è gente che ha perso i propri cari e quello che conta più di tutto e che ci sia la salute, seppure a migliaia di chilometri di distanza”, ha concluso Zenga.