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Cagliari-Sassuolo, Zenga: “Contro la Samp non è stata la peggior partita. Nainggolan? Ecco cosa penso”

Le dichiarazioni di Walter Zenga, allenatore del Cagliari, in vista della sfida di campionato in casa contro il Sassuolo

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Il Cagliari in cerca dei tre punti per dimenticare la disfatta di mercoledì contro la Sampdoria.

Walter Zenga, tecnico dei sardi, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara contro il Sassuolo in programma domani. Il coach nato a Milano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito a diverse tematiche, partendo dalle condizioni dei singoli: "Il fatto che Radja sia un giocatore importante non lo scopro certo io, a livello tattico, di personalità e di leadership. Senza di lui la squadra deve prendersi più responsabilità, certo. Ora abbiamo una rosa di 14/15 giocatori e con questi bisogna andare avanti fino alla fine. Gaston è entrato discretamente bene a Genova, se capisce che basta dribblarne 4 o 5 va bene lo stesso (sorride). Cigarini e Pellegrini? In serata darò i convocati e vedremo chi ci sarà. Perché non mi avete chiesto di Cigarini anche quando non giocava ma solo quando non è stato convocato? Vi dico che Oliva non lo vedremo per molte partite e che Pellegrini probabilmente ha finito il campionato”.

SAMPDORIA - "Non sono d'accordo sulla peggior partita, ogni gara ha una storia a sé e va visualizzata singolarmente. Non abbiamo concretizzato, non vi ricordate il salvataggio di Yoshida sul tiro di Nandez. Joao è entrato nella ripresa e ha avuto un paio di occasioni. Ci sono state anche cose positive come il recupero di Faragò. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, sono cose che restano dentro lo spogliatoio, ma sottolineerei anche l'impegno di un Paloschi che anche se gioca poco, è sempre pronto a dare il suo contributo".

SASSUOLO - "E' una squadra che gioca molto bene e a calcio, sono insieme da tanto tempo. L’allenatore può proporre le sue idee senza pressioni. Mi piace definirli sbarazzini, creano tanto e si vede che si divertono. Hanno grande mentalità e se arrivano in Europa sono felici ma se non ci arrivano hanno fatto bene uguale e sono nel momento perfetto per giocare. Noi siamo in un momento dove dobbiamo trovare gol e vittoria e così cambierà tutto".

FUTURO - "Un allenatore, tipo De Zerbi, incide quando ha tempo e continuità per poter lavorare. Io non sono mai contento nemmeno quando vinco. Io sarò soddisfatto quando tutti saranno contenti. Il futuro? Se non prepari bene oggi non lo hai, devi essere bravo a sfruttare il presente”.