Radja Nainggolan racconta la sua quarantena.
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Cagliari, Nainggolan a 360°: “La mia quarantena tra torte, Playstation e dj set. Centenario? Anno importante, noi ancora vicini ai migliori”
Le parole del centrocampista del Cagliari, Radja Nainggolan, relative all'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus
Torte, Playstation e dj set: sono solo alcune delle "particolari" attività svolte dal centrocampista del Cagliari, Radja Nainggolan, durante il suo periodo di isolamento causato dalla diffusione in Italia del Coronavirus. L'ex Inter e Roma, direttamente dal profilo Instagram del club sardo, ha raccontato la sua quotidianità con qualche piccolo retroscena legato alla sua vita privata.
"Sono sereno. Aspetto buone notizie per riprendere a giocare. Per me stare a casa è stranissimo, dopo un po’ diventa una noia assurda. Dopo queste settimane sempre a casa spero di giocare fino ai 50 anni. Appena finisce la quarantena faccio una bella serata come una volta. Durante la giornata gioco un po’ con i compagni alla PlayStation. C’è gente che pulisce casa, che prova a fare lo chef ma io non sono tra questi. So cucinare bene la carne però e la farò a cena alla famiglia. Ogni tanto faccio un po’ di dj set anche per movimentare le giornate ma non è facile. A che ora vado a dormire? Non si può dire".
L'ex Roma ha poi svelato qualche retroscena presente e passato, legato alla sua vita privata: "Ieri ho fatto una torta con mia figlia ma è uscita così così. Con le bimbe parlo in italiano ma loro fanno la scuola di inglese perché è fondamentale per il loro futuro. Il sardo? lo capisco e un po’ lo parlo anche. Io da bambino sono cresciuto tra tante difficoltà e ho preso la vita come viene. Vivo alla giornata. Da ragazzo ero una testa calda ma ora sto maturando. Tatuaggi? Ne ho tanti ma molti non mi piacciono più, ne ho coperti tantissimi negli ultimi anni. Una volta mi hanno scambiato per un terrorista in Belgio in un albergo. Con amici ci siamo dati appuntamento per uscire e invece ci ha fermato la polizia perché pensavano fossimo sospetti. Poi mi hanno riconosciuto e ci hanno chiesto la foto".
Nainggolan si è poi espresso sulla sua seconda esperienza al Cagliari: "Io mi sento molto sardo, quest'anno è un campionato importantissimo per la città con il Centenario. Abbiamo fatto una partenza incredibile e siamo ancora lì vicino ai migliori. Adesso vediamo cosa possiamo fare se il campionato riprende. Io comunque sono legatissimo in generale alle città dove sono stato, spesso dicono che sono uno che spacca lo spogliatoio ma sono tutte fantasie. Barella infine sta dimostrando di essere un giocatore da grande squadra. Il gol più bello della carriera? Non ho mai fatto una classifica, certo quello alla Spal di quest’anno è stato perfetto per esecuzione e tecnica".
Infine sue battute sugli allenamenti in video-chat del Cagliari: "La società ci ha dato delle bici per fare del movimento a casa, ma la bici sinceramente non è funzionale per il mio fisico. Però dobbiamo accontentarci. Il mio problema è che a casa non facevo mai nulla quindi ora sono obbligato ad allenarmi".
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