Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Cagliari, la rivelazione di Nainggolan: “Io scambiato per un terrorista, la polizia mi fermò per strada e poi…”

Il centrocampista del Cagliari, Radja Nainggolan, ha raccontato in diretta Instagram la sua quarantena forzata tra allenamenti casalinghi e Playstation

Mediagol8

Parla Radja Nainggolan.

Sono giorni difficili un po’ per tutti, la noia sembra prendere il sopravvento, specie per chi è abituato a far festa e a vivere la propria vita minuto per minuto proprio come la mezzala ex Inter, che in diretta Instagram sul profilo ufficiale del Cagliari ha raccontato la sua quarantena forzata a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Diversi i temi approfonditi dal Ninja, dai suoi hobby ai suoi idoli, fino alla stagione del Centenario del club rossoblù e tanto altro ancora...

CORONAVIRUS - Rimanere a casa non fa per me, dopo tutto questo tempo sul divano credo di voler giocare fino ai 50 anni. Come mi alleno? La società ci ha dato delle bici, ma non è comunque l'ideale per me. Devo tenermi in forma ma io a casa non ero abituato a nessun tipo di allenamento. Quando finirà tutto, voglio fare serata come ai bei tempi. Quanto alle mie giornate tipo... non vi posso dire a che ora vado a dormire. Ogni tanto faccio il dj, gioco alla Playstation. Cucinare? No, al limite preparo la carne”.

CAMBIO LOOK: STOP ALLA CRESTA - “La moda è una passione che coltivo da sempre - ha spiegato il centrocampista belga -, mi piace cambiare look ma con la cresta non mi vedrete più: dopo i 30 anni ho deciso di smettere. Di tatuaggi ne ho un sacco, molti però non mi piacciono più e li sto coprendo un poco alla volta. In Belgio mi scambiarono per un terrorista: la polizia pensava fossi un tipo sospetto e mi fermò per strada. Ma alla fine mi chiesero una foto”.

CAGLIARI VICINO ALLE BIG - “Idoli? A centrocampo ho avuto il piacere di giocare con un maestro come De Rossi, poi ammiro Modric e Seedorf, che da avversario non mi faceva toccare un pallone. Oggi dimostrano grande qualità anche Pjanic, Brozovic o Barella, che merita di stare in una grande squadra. Cagliari? Siamo partiti alla grande, è l’anno del Centenario e ci teniamo a regalare una gioia ai nostri tifosi. Siamo ancora lì, molto vicini alle grandi squadre, e se il campionato dovesse riprendere cercheremo di fare il nostro meglio”.