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Cagliari-Fiorentina, Maran: “Non dobbiamo rallentare, peccato manchi Ribery. Fioretto? Metto in chiaro una cosa…”

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Cagliari alla vigilia della sfida contro la Fiorentina

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"Prima di iniziare voglio unirmi agli auguri fatti a Gigi Riva, che ha avuto parole bellissime per noi: lo ringrazio e penso che quel che ha detto deve spronarci. Sono aspetti che fanno aumentare in noi l'orgoglio e il senso di responsabilità per quello che rappresentiamo".

Ha esordito così Rolando Maran, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, in programma domani pomeriggio alla Sardegna Arena (fischio d'inizio alle ore 12.30). Diversi i temi trattati dal tecnico del Cagliari, reduce dalla vittoria conquistata contro l'Atalanta di Gian Piero Gasperini: dal momento della sua squadra, che occupa attualmente il sesto posto in classifica, agli obiettivi stagionali della compagine sarda.

"Come viviamo il momento di grande euforia? La cosa più importante è che l'euforia non porti a rallentare, anzi. Non si è indietreggiato di un centimetro, perché mantenere un rendimento alto ci spinge a migliorarci sempre: è l'aspetto che mi dà più coraggio e sicurezza nell'affrontare le partite. Diverse cose mi hanno reso felice, compreso il premio alla crescita di Oliva dopo tutto quello che ha fatto in questi mesi. Poi ho visto un Simeone che fa quello che avevo chiesto e che ha portato al gol, è stata una bella soddisfazione proprio per il gioco di squadra. Il lavoro di quest'anno è il consolidamento di quello che è stato lo scorso, grazie anche ai nuovi arrivi: questo ha fatto crescere il lavoro e ha facilitato l'inserimento dei nuovi e, alzando il livello, riesci a fare prestazioni di un certo tipo. Credo che quando una società sceglie un allenatore voglia anche dei risultati, penso che siamo riusciti a dimostrarlo sul campo. Dopo aver offerto da bere ai tifosi e promesso un tatuaggio, quale sarà il prossimo fioretto? Chiariamo un po' di cose (ride, ndr). Sono stati episodi simpatici, ma è giusto restare sul momento presente: bisogna vivere alla giornata, senza guardare troppo il lungo periodo", sono state le sue parole.

FIORENTINA -"La Fiorentina viene da quattro risultati utili consecutivi, ha chiuso più partite senza subire e tira tanto in porta. Ha trovato un'identità che sta dando risultati tangibili. Sicuramente ci siamo guadagnati il rispetto sul campo, senza però pensare che le cose arrivino in modo automatico perché ci sono i risultati: serve una fame indescrivibile, perché più si va avanti più gli ostacoli diventano più difficili. Il gruppo è cresciuto di livello, soprattutto nei singoli. Sono contento di quello che fanno e di come mi mettono in difficoltà. Loro sono senza Ribery, è vero, ma sono una squadra con grandi potenzialità: sono capaci di cambiare più volte in corsa, hanno grande velocità specie nell'uno contro uno. Anche per questo è una gara stimolante e affascinante, per noi. Peccato non ci sia Ribery, perché è sempre bello vedere i campioni in campo, ma penso ai miei".

SINGOLI - "Un giudizio su Simeone? Giovanni ha tanti margini di miglioramento, la scelta giusta sul gol di Oliva è la dimostrazione di questo. È un ragazzo che vive di calcio h24, perché quando trovi un ragazzo con queste caratteristiche è un piacere allenarlo. Il mal di pancia di Nandez? Nahitan è tranquillo, si sta allenando bene e abbiamo parlato spesso di questioni di campo. Con Simeone sono i promotori dell'asado dell'altro giorno, dove eravamo tutti presenti. Credo che questo sia eloquente, io in campo non vedo nessun mal di pancia e grande partecipazione", ha concluso.