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Brescia, a tutto Cellino: “Fiorentina su Tonali? Ci diano Chiesa. Serie A, serve una riforma. I fallimenti…”

LEEDS, ENGLAND - DECEMBER 13:  Massimo Cellino President and Director of Leeds United during the Sky Bet Championship match between Leeds United and Fulham at Elland Road on December 13, 2014 in Leeds, England. (Photo by Clint Hughes/Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Brescia: "Tonali non è in vendita, ci darà una mano per la salvezza"

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"Tonali? Non ho fatto il prezzo perché non è in vendita".

Parola di Massimo Cellino. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente del Brescia, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': dal futuro di Sandro Tonali, vero e proprio uomo copertina della compagine lombarda, alla scelta di continuare a puntare sul tecnico Eugenio Corini, che di recente ha conquistato con le Rondinelle la promozione in Serie A con due giornate d'anticipo. Ma non solo...

"Corini è un giovane allenatore ed è un grande uomo: migliora ogni giorno che passa. Ho molta fiducia nella sua capacità di far crescere i ragazzi. Sono il primo a toccare ferro sulla solidità della sua panchina. Ho parlato da poco con Tonali ed è consapevole che questa è la scelta migliore per lui. È un ragazzo concreto e ha al suo fianco una famiglia di sani principi. Ci darà una mano per la salvezza e per diventare protagonista in Serie A. I paragoni con Pirlo? Lui è unico. Ha le qualità tecniche ed agonistiche per ricoprire due ruoli contemporaneamente: regista e mezzala. Fiorentina su Tonali? Ha l’occhio lungo. Potrei essere interessato anch’io: vuole scambiarlo con Chiesa?", sono state le sue parole.

CASO DONNARUMMA -"Martella, Ndoj e Donnarumma? Temo ci sia un grande equivoco. Io mi interesso ai miei calciatori e spesso loro mi chiedono consigli. Mi ha sorpreso che qualcuno abbia cambiato procuratore senza accennarmelo. È una questione di principio ma finisce lì. Tant'è vero che sono rimasti al Brescia e me li tengo stretti. Li valuto per quello che danno in campo, anche se poi con certi agenti non parlo".

RIFORME -"Ai club medio-piccoli vanno sempre meno soldi. Perché? Qualcuno si è distratto? Sono tornato in Lega e ho visto tanti volti nuovi, ma soprattutto ho trovato pochi proprietari e tanti stipendiati che spendono i soldi di altri. Ora dobbiamo impegnarci tutti. Occorrono idee. MediaPro permette di avviare un percorso per gestire in proprio i diritti tv. C’è un’offerta da vagliare. Non vedo alternative. La mia ricetta? In Premier i ricavi sono divisi in parti eguali, altro che Super Champions... Non dobbiamo essere miopi e pensare agli utili per soli 4 o 5 club. Piuttosto va difeso il ceto medio, il vero patrimonio del nostro calcio che negli ultimi tempi sta subendo un decadimento. E i fallimenti in serie sono lo specchio della crisi. Serve una visione globale per tutelare gli interessi di tutti. Mi riferisco anche alla B: così è a rischio se non cambia rotta. Riforme? Ho accolto con favore Gravina, ma le solite forze politiche romane lo stanno frenando. Dobbiamo aiutarlo", ha concluso Cellino.