"Tonali? Non ho fatto il prezzo perché non è in vendita".
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Brescia, a tutto Cellino: “Fiorentina su Tonali? Ci diano Chiesa. Serie A, serve una riforma. I fallimenti…”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Brescia: "Tonali non è in vendita, ci darà una mano per la salvezza"
Parola di Massimo Cellino. Diversi sono stati i temi trattati dal presidente del Brescia, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': dal futuro di Sandro Tonali, vero e proprio uomo copertina della compagine lombarda, alla scelta di continuare a puntare sul tecnico Eugenio Corini, che di recente ha conquistato con le Rondinelle la promozione in Serie A con due giornate d'anticipo. Ma non solo...
"Corini è un giovane allenatore ed è un grande uomo: migliora ogni giorno che passa. Ho molta fiducia nella sua capacità di far crescere i ragazzi. Sono il primo a toccare ferro sulla solidità della sua panchina. Ho parlato da poco con Tonali ed è consapevole che questa è la scelta migliore per lui. È un ragazzo concreto e ha al suo fianco una famiglia di sani principi. Ci darà una mano per la salvezza e per diventare protagonista in Serie A. I paragoni con Pirlo? Lui è unico. Ha le qualità tecniche ed agonistiche per ricoprire due ruoli contemporaneamente: regista e mezzala. Fiorentina su Tonali? Ha l’occhio lungo. Potrei essere interessato anch’io: vuole scambiarlo con Chiesa?", sono state le sue parole.
CASO DONNARUMMA -"Martella, Ndoj e Donnarumma? Temo ci sia un grande equivoco. Io mi interesso ai miei calciatori e spesso loro mi chiedono consigli. Mi ha sorpreso che qualcuno abbia cambiato procuratore senza accennarmelo. È una questione di principio ma finisce lì. Tant'è vero che sono rimasti al Brescia e me li tengo stretti. Li valuto per quello che danno in campo, anche se poi con certi agenti non parlo".
RIFORME -"Ai club medio-piccoli vanno sempre meno soldi. Perché? Qualcuno si è distratto? Sono tornato in Lega e ho visto tanti volti nuovi, ma soprattutto ho trovato pochi proprietari e tanti stipendiati che spendono i soldi di altri. Ora dobbiamo impegnarci tutti. Occorrono idee. MediaPro permette di avviare un percorso per gestire in proprio i diritti tv. C’è un’offerta da vagliare. Non vedo alternative. La mia ricetta? In Premier i ricavi sono divisi in parti eguali, altro che Super Champions... Non dobbiamo essere miopi e pensare agli utili per soli 4 o 5 club. Piuttosto va difeso il ceto medio, il vero patrimonio del nostro calcio che negli ultimi tempi sta subendo un decadimento. E i fallimenti in serie sono lo specchio della crisi. Serve una visione globale per tutelare gli interessi di tutti. Mi riferisco anche alla B: così è a rischio se non cambia rotta. Riforme? Ho accolto con favore Gravina, ma le solite forze politiche romane lo stanno frenando. Dobbiamo aiutarlo", ha concluso Cellino.
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