Il Palermo è tornato alla vittoria.
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Boscaglia: “Ora serve continuità, la squadra deve capire una cosa. La mia su Lucca”
Le parole del tecnico rosanero a margine del successo maturato contro il Bisceglie
Archiviato l'amaro ko maturato sul campo dell'Avellino, il Palermo torna a vincere, dopo oltre un mese di magra. I rosanero, in campo con uno scatenato Mario Alberto Santana, si impongono sul Bisceglie nel match andato in scena questo pomeriggio al "Renzo Barbera". Una sfida decisa dalla doppietta di Lucca e dalla rete di Luperini che fa tirare un lungo respiro di sollievo alla compagine siciliana, reduce da un periodo tutt'altro che roseo. Risultato analizzato al triplice fischio dal tecnico rosanero, Roberto Boscaglia, intervenuto nella consueta conferenza stampa post-gara.
"Turris? Dobbiamo convincerci che siamo questi e avere la consapevolezza di essere una squadra che può dominare. Bisogna lavorare l'uno per l'altro, dobbiamo continuare così. Oggi abbiamo fatto una buona partita e vinto, ma se non diamo continuità non abbiamo fatto nulla. Giocatori intercambiabili? È determinante. Ci sta di dover cambiare modulo nel corso della gara, servono giocatori polivalenti e noi li abbiamo. Rauti, Saraniti e Lucca ad esempio possono giocare in diversi posizioni come Martin. Se noi valutiamo le ultime prestazioni la squadra ha fatto buone partite (Teramo, Ternana e Potenza), anche ad Avellino non meritavamo la sconfitta. A livello di prestazione abbiamo dimostrato, dobbiamo avere la consapevolezza che noi siamo questi anche quando le cose non vanno bene. Dobbiamo capire che siamo una squadra che sa cosa vuole e bisogna intendere che si può anche ribaltare un risultato negativo, serve inoltre capitalizzare di più perchè avremmo meritato qualche gol in più. Gli assenti non mi interessano nel senso buono della parola, ci sono altri giocatori che si sapranno far trovare pronti e non abbiamo problemi. Il 4-3-3 in questo momento è un modo di giocare che ci dà più equilibrio e ci fa essere più incisivi. Lucca? Parlo di Lorenzo ma anche di Saraniti, non voglio dimenticare nessuno. Lorenzo è un giovane che deve ancora capire chi è e cosa può fare, non ha piena coscienza di cosa potrebbe fare e non riesce ancora a dare il 100%. Dobbiamo essere bravi a gestirlo".
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