E' considerato il principale artefice della rinascita della Nazionale italiana.
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Bombardini: “Le mosse di Mancini per rifondare l’Italia in vista dell’Europeo. Roberto è diverso da Ventura, vi spiego perché”
L’intervista esclusiva concessa da Davide Bombardini, ex di Palermo, Roma, Atalanta e Bologna, ai microfoni di Mediagol.it
Stiamo parlando di Roberto Mancini. L'attuale commissario tecnico della Nazionale azzurra nell'ultimo anno è riuscito a centrare dieci vittorie su dieci in impegni ufficiali, riuscendo a conquistare con gli azzurri la qualificazione al prossimo Europeo. Un'impresa tutt'altro che semplice per il coach originario di Jesi, subentrato a Gian Piero Ventura dopo la mancata partecipazione dell'Italia al Mondiale in Russia nel 2018. Un percorso entusiasmante, una rivoluzione tattica, concettuale e generazionale. L'eccellente lavoro fin qui svolto sulla panchina dell'Italia da Roberto Mancini è stato analizzato nel dettaglio da Davide Bombardini, ex esterno offensivo fra le altre di Palermo e Roma, intervistato in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it. Talento puro e cristallino, il classe 1974 ha costruito una carriera di assoluto livello. Due anni significativi ed intensi in rosanero, con la promozione in Serie B conquistata da protagonista nel 2001. Una parentesi ricca di gioie e soddisfazioni. Poi, l'approdo alla Roma di Fabio Capello e top player del calibro di Francesco Totti, Antonio Cassano e Gabriel Batistuta. Un vero e proprio salto di qualità non di semplice gestione, con Bombardini che fece fatica a scalare le gerarchie del tecnico friulano. Tuttavia, l'ex Palermo è riuscito a scrivere pagine significative da leader e trascinatore nella seconda parte della sua brillante carriera, tra Serie B e Serie A, con le maglie di Salernitana, Atalanta e Bologna.
""Nazionale? Ripartire da zero dopo la mancata qualificazione al Mondiale non era facile. Bisognava ripartire, rifondando quasi da zero la squadra. Mancini è stato bravo a riproporre tanti giovani di talento, riuscendo a costruire un grande gruppo. Io penso che Roberto sia la persona giusta per il ruolo di commissario tecnico, al contrario di Ventura che rimane un bravo allenatore, ma è un tecnico che per il suo tipo di gioco e per le sue idee ha bisogno di avere la squadra sotto mano sempre, ogni giorno, e non soltanto una volta ogni mese. Detto ciò, sono convinto che questo sia solo l'inizio di un bel percorso, Mancini farà benissimo e la Nazionale italiana tornerà grande giocandosi tutte le sue carte al prossimo Europeo", ha concluso Bombardini.
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