Talento istrionico ma purissimo, Davide Bombardini, classe 1974, è uno di quei classici prototipi di calciatore che hanno probabilmente ricevuto meno dall'universo calcio in proporzione al suo pregiato lignaggio in termini tecnici e balistici. Una carriera di tutto rispetto, costruita partendo dai campi polverosi di Serie C, in contese aspre sul piano agonistico ed ambientale in cui risaltava da subito nitido il suo spessore calcistico fuori dal comune. Esplosività, estro, rapidità, virtuosismi tecnici in serie dipanati a velocità supersonica. L'esplosione professionale a Palermo, il salto precoce nella Roma stratosferica di Capello, Totti, Cassano e Batistuta, le esperienze significative e formative, sotto il profilo umano e tattico, vissute a Salerno, Bergamo e Bologna, la chiosa della sua parabola da calciatore con la maglia dell'AlbinoLeffe. Bombardini ha regalato, numeri, giocate, gol ed emozioni a tutti i tifosi che hanno avuto la gioia di ammirarne le gesta. Un giocatore elettrico, imprevedibile, mai banale. Giocando a calcio, Davide si è divertito ed ha fatto divertire. Emozionandosi e facendo emozionare. Trasparenza e vivacità contagiosa che lo contraddistinguono anche adesso, nelle vesti di imprenditore, dopo il ritiro dall'attività agonistica. L'ex rosanero ha concesso una lunga ed interessante intervista alla redazione di Mediagol.it nel corso della quale si è soffermato su varie tematiche di matrice calcistica, dal fenomeno Atalanta alla lotta Scudetto, regalando anche un ritratto minuzioso del suo ex allenatore, oggi tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic.
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Bombardini: “Fenomeno Atalanta, sono pazzo di Ilicic. Lotta scudetto? So che Lotito è inca**ato! Gasperini top, vi racconto Mihajlovic…”
L’intervista esclusiva concessa da Davide Bombardini, ex di Palermo, Roma, Atalanta e Bologna, alla redazione di Mediagol.it
"Atalanta? È una squadra con una qualità enorme e con giocatori molto forti, specialmente in avanti, c'è Ilicic che riesce a far diventare semplici anche giocate difficilissime, c'è il Papu Gomez, ci sono Muriel, Zapata, insomma giocatori con una caratura tecnica pazzesca. Ormai giocano insieme da 4-5 anni insieme e hanno trovato una grande affinità tra di loro. Vincere la Champions League, ovviamente, è davvero dura poiché incontri squadre molto forti, ma sul doppio scontro l'Atalanta può dire la sua, e la partite vinte con la Juventus e altre big del nostro calcio ne sono la prova. In questo momento non è possibile fare alcun pronostico ma è evidente che la squadra di Gasperini negli ultimi anni sia diventata una grande realtà del nostro calcio. Peccato per questa sosta, in un momento in cui gli orobici erano al top della condizione psicofisica. Corsa Scudetto? Una lotta che non è mai stata aperta ed avvincente come quest'anno. So che Lotito è molto inca**ato, poiché la Lazio era in forma smagliante ed in questa stagione avrebbe anche potuto vincere il titolo, però, personalmente, ritengo che la Juventus rimanga la favorita perché a lungo termine i bianconeri sono la compagine più forte e che dà più garanzie, però nel calcio nulla è scontato. Tra l'altro, quando e se si riprenderà il campionato, sarà tutta una questione di forma fisica, mentalità e voglia. Insomma, penso che alla ripresa chi riuscirà ad impattare al meglio il ritorno all'attività agonistica, sotto il profilo nervoso, fisico e motivazionale, tra Inter, Lazio e Juventus vincerà lo Scudetto. Ritengo che in Italia Gasperini sia il miglior tecnico in circolazione, soprattutto per la grande affinità che è riuscito a creare con i suoi calciatori. Penso che Ilicic sia davvero un grandissimo giocatore e la sua presenza in squadra è fondamentale. Josip mi sta facendo davvero impazzire calcisticamente, mi piace molto come gioca, devo dire che è un calciatore incredibile e la sua maturazione calcistica mi sta impressionando sempre di più. Tra le altre cose anche a livello dirigenziale, l'Atalanta sta facendo benissimo con Sartori che è un dirigente di altissimo livello. Mi aspettavo qualcosa di più concreto da Monchi nel corso della sua esperienza professionale in Italia, anche se non è certamente facile andare a lavorare in una piazza come Roma. Un affresco su Sinisa Mihajlovic? Io lo conosco bene, ed è davvero un uomo di grande personalità, un allenatore che si fa sempre voler bene da tutti, indipendentemente da chi gioca e chi no. Non ha paura di niente, è sempre schietto e leale, grazie alla sua grande personalità sono certo che supererà anche questa ennesima battaglia che si è sfortunatamente ritrovato ad affrontare. Ho sempre pensato che la sua assenza sulla panchina pesasse molto su rendimento e sulla condiizione psicologica della squadra, e il Bologna ha ricominciato ad avere continuità in campionato proprio quando Sinisa è tornato fisicamente presente sul campo con la sua leadership ed il suo innato carisma".
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