Il Torino si prepara in vista dell'ultima sfida di campionato.
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Bologna-Torino, Longo: “Pretendo lo stesso atteggiamento dell’ultima sfida. Su Belotti…”
Moreno Longo, coach del Torino, alla vigilia della gara contro il Bologna, ultima di questa stagione
Moreno Longo, tecnico dei granata, ha presentato ai microfoni di Torino Channel la sfida in programma domani sera contro il Bologna, valevole per la trentottesima giornata di A: "Pretendo lo stesso atteggiamento visto nella sfida contro la Roma, dobbiamo dare il massimo e mi auguro che i giocatori abbiano la mia stessa voglia. Senza pressioni puoi fare meglio e superare gli ostacoli psicologici, mi aspetto che i ragazzi abbiano la testa libera ma siano anche determinati a chiudere bene la stagione. Magari sarà una partita con tanti gol, ma vorrebbe dire non aver lavorato bene in fase difensiva: mi auguro che saremo equilibrati, facendo attenzione ai particolari per portare a casa un risultato positivo".
Il tecnico ex Frosinone si concentra inoltre sui titolari: "Non saremo in tanti, le scelte saranno quasi obbligate. Devo ancora parlare con qualche giocatore, mi riservo le ultime decisioni. Chi avrà più motivazioni e chi sta meglio partirà dall’inizio. Ujkani va elogiato per la sfida contro la Roma, avrebbe meritato la conferma anche a Bologna ma farò giocare Rosati: è un ragazzo che se lo merita, tutto il gruppo portieri ci ha dato tanto e ha lavorato bene. Con la loro positività e innalzando il livello degli allenamenti sono stati fondamentali per la salvezza. Belotti? Stiamo parlando, decideremo insieme se sarà il caso di schierarlo: è uno dei pochi dubbi che ho. In mediana c saranno Lukic e Rincon. Singo? Non ci voleva l’infortunio, aveva sfruttato al meglio l’occasione e gli facciamo un grande importante: è un ragazzo che vuole migliorare, con umiltà e voglia può crescere molto. Se ci saranno i presupposti, mi piacerebbe dare altre opportunità ad altri ragazzi: li ringrazio, hanno dato grandissima disponibilità e hanno sfruttato l’occasione di allenarsi con i più grandi. Spero che abbiano colto gli aspetti positivi e non quelli negativi, e faccio una richiesta alla carta stampata e ai media: si enfatizza troppo quello che fanno in pochissimo tempo, questo non è il modo migliore per aiutare la loro crescita. Sono pieni di articoli e visibilità, ma non hanno ancora fatto nulla e li si disegna come giocatori fatti e finiti. Questo non fa il bene dei ragazzi".
Chiosa finale sul ritiro: "E’ particolare perché si va in trasferta, è capitato in casa ma visto il format i ragazzi sono stati spesso in ritiro quindi abbiamo optato per questa soluzione. I giocatori dovranno essere professionali e professionisti anche senza ritiro".
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