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Bologna-Milan, Pioli: “Rabbia Ibrahimovic? Non ho sentito. Kessié fondamentale”

Il tecnico del Milan sulla straripante vittoria ottenuta contro il Bologna

Mediagol52

Spettacolare vittoria per il Milan.

Sul campo dello stadio San Siro è andata in scena la sfida tra il Milan e il Bologna, che si sono affrontati in occasione della trentaquattresima giornata di Serie A. I rossoneri hanno trionfato con il netto risultato di 5 a 1 grazie ai gol di SaelemaekersCalhanoglu,BennacerRebicCalabria, salendo momentaneamente al sesto posto in classifica e portandosi ad un solo punto di distanza dalla Roma.

Al termine del match il tecnico del Milan, Stefano Pioli, è intervenuto ai microfoni di DAZN esprimendo tutta la sua soddisfazione per la vittoria ottenuta:

"La squadra si sta divertendo. Questa è la cosa che traspare da come i ragazzi approcciano la partita e come vivono tutti i momenti che vivono insieme. Oggi abbiamo giocato una partita di alto livello perchè il Bologna è un avversario difficile ma i ragazzi sono stati molto bravi. Dobbiamo essere soddisfatti di quello che stiamo facendo, il nostro obiettivo non è ancora stato centrato e dobbiamo rimanere attaccati alle nostre situazioni. Ibrahimovic? Ha detto qualcosa ma onestamente non ho capito. E' normale che debba anche gestirlo, è stato un punto di riferimento per la squadra ma giocando così tanto devo gestire un po' le forze di tutti. Kessié? E' un centrocampista moderno che fa bene entrambe le fasi. Il suo momento psicofisico è eccellente. Vedo in lui tanta presenza mentale, è un giocatore che sta diventando un giocatore fondamentale. E' sempre pronto, è generoso ad incitare e stimolare e sta facendo prestazioni a livello tecnico importante. Abbiamo sicuramente usato buon senso durante la pausa grazie alla disponibilità dei giocatori ma è la testa che comanda sempre. Adesso siamo squadra, siamo convinti di quello che facciamo, stiamo portando i frutti del lavoro. Avevamo un limite che era quello di non battere le squadre che ci stavano davanti, le vittorie contro Roma, Lazio e Juventus ci hanno rilanciato a livello mentale".