Il commento di Maurizio Sarri.
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Bologna-Juventus, Sarri: “CR7 e Dybala importanti, Bernardeschi sottovalutato. De Ligt? Predestinato”
Il tecnico della Juventus sulla vittoria contro il Bologna
In occasione della ventisettesima giornata di Serie A è andata in scena la sfida tra il Bologna e la Juventus, che si sono affrontati sul campo dello stadio Renato Dall'Ara. I bianconeri hanno trionfato 2 a 0 grazie ai gol di CR7 e Paulo Dybala, ritrovando la via del gol e la vittoria dopo le due brutte prestazioni in Coppa Italia con Milan e Napoli in finale.
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, ha commentato così la prestazione dei suoi uomini:
"Eravamo più brillanti dal punto di vista fisico, abbiamo fatto 70' minuti con una buona intensità. In Coppa invece dopo 30' eravamo già in fase calante. Ronaldo e Dybala? Avere delle individualità di alto livello ti aiuta a risolvere delle partite. Noi però dobbiamo avere una duplice ambizione: il primo obiettivo è quello di mettere loro nelle condizioni per sfruttarli al massimo, poi riuscire a rimanere una squadra competitiva anche nelle loro giornate meno brillanti. Se bastasse lamentarsi, tutte e due le squadre sarebbero nella metà campo avversaria. Quando finisce la benzina diventa inevitabile, non sono scelte tecniche o tattiche. Bernardeschi? Aveva fatto bene anche negli ultimi due ingressi. Dava la sensazione di essere in un buon momento. Ha fatto il lavoro che doveva fare anche in fase difensiva: si merita ciò, è un ragazzo spesso criticato e sottovalutato. De Ligt migliorato sul centro destra? Ci credo ma fino a un certo punto, la posizione può cambiare poco il rendimento. È cresciuto nell'abituarsi al nostro tipo di calcio. Veniva da un paese diverso, in cui la fase difensiva non era curata come in Italia, che c'è più tattica. È il primo anno qui e considerando l'età che ha, non ha faticato poi così tanto. È un predestinato, diventerà un riferimento a livello europeo nel ruolo. Confronto con la squadra? Ci siamo detti che non bisogna farsi scalfire. Nella vita ci sono fatti e opinioni: a sentire i giornalisti la Juventus era una squadra finita, ma la classifica parla chiaro. Abbiamo fatto due zero a zero in un momento difficile della stagione, è come se fosse agosto. Le critiche devono essere una molla a livello mentale per sopperire a una forma fisica che non è ancora al massimo".
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