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Bologna-Juventus, Sarri: “CR7 e Dybala importanti, Bernardeschi sottovalutato. De Ligt? Predestinato”

Il tecnico della Juventus sulla vittoria contro il Bologna

Mediagol52

Il commento di Maurizio Sarri.

In occasione della ventisettesima giornata di Serie A è andata in scena la sfida tra il Bologna e la Juventus, che si sono affrontati sul campo dello stadio Renato Dall'Ara. I bianconeri hanno trionfato 2 a 0 grazie ai gol di CR7 e Paulo Dybala, ritrovando la via del gol e la vittoria dopo le due brutte prestazioni in Coppa Italia con MilanNapoli in finale.

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, ha commentato così la prestazione dei suoi uomini:

"Eravamo più brillanti dal punto di vista fisico, abbiamo fatto 70' minuti con una buona intensità. In Coppa invece dopo 30' eravamo già in fase calante. Ronaldo e Dybala? Avere delle individualità di alto livello ti aiuta a risolvere delle partite. Noi però dobbiamo avere una duplice ambizione: il primo obiettivo è quello di mettere loro nelle condizioni per sfruttarli al massimo, poi riuscire a rimanere una squadra competitiva anche nelle loro giornate meno brillanti. Se bastasse lamentarsi, tutte e due le squadre sarebbero nella metà campo avversaria. Quando finisce la benzina diventa inevitabile, non sono scelte tecniche o tattiche. Bernardeschi? Aveva fatto bene anche negli ultimi due ingressi. Dava la sensazione di essere in un buon momento. Ha fatto il lavoro che doveva fare anche in fase difensiva: si merita ciò, è un ragazzo spesso criticato e sottovalutato. De Ligt migliorato sul centro destra? Ci credo ma fino a un certo punto, la posizione può cambiare poco il rendimento. È cresciuto nell'abituarsi al nostro tipo di calcio. Veniva da un paese diverso, in cui la fase difensiva non era curata come in Italia, che c'è più tattica. È il primo anno qui e considerando l'età che ha, non ha faticato poi così tanto. È un predestinato, diventerà un riferimento a livello europeo nel ruolo. Confronto con la squadra? Ci siamo detti che non bisogna farsi scalfire. Nella vita ci sono fatti e opinioni: a sentire i giornalisti la Juventus era una squadra finita, ma la classifica parla chiaro. Abbiamo fatto due zero a zero in un momento difficile della stagione, è come se fosse agosto. Le critiche devono essere una molla a livello mentale per sopperire a una forma fisica che non è ancora al massimo".

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