Joaquín Sánchez Rodríguez, da tutti conosciuto solo come Joaquín, non vuole sentir parlare di smettere.
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Betis Siviglia, l’eterno Joaquín: “Voglio continuare a stupire, l’ovazione al “Camp Nou” mi ha commosso. Il mio sogno…”
L'esterno destro del club andaluso non ha intenzione di smettere e a 37 anni sogna ancora la chiamata di Luis Enrique
L'esterno del Betis Siviglia, in Italia anche con la maglia della Fiorentina, lo scorso luglio ha spento ben 37 candeline ma in campo la differenza con i colleghi più giovani stenta a notarsi. L'eterna ala della compagine andalusa si è raccontato nel corso di un'intervista concessa a Marca, nella quale ha ammesso di non pensare per nulla di appendere gli scarpini al chiodo e anzi di avere il sogno di tornare a vestire la maglia della Nazionale.
"L'ovazione del Camp Nou al momento della mia sostituzione è qualcosa che mi ricorderò per sempre. Quando sono uscito ero un po' arrabbiato perché volevo rimanere ancora in campo, ma rimane qualcosa di indimenticabile anche perché è arrivata nel giorno in cui ho segnato un gol al Barcellona e la mia squadra ha vinto la partita. Il mio futuro? Ho ancora tanta voglia di giocare nonostante l'età. Ho ancora un altro anno di contratto e voglio viverlo come se fosse il primo della mia carriera. Al Betis mi diverto e non voglio perdermi niente di questo momento. La Nazionale? Mi addormento sempre con il sogno che Luis Enrique decida di chiamarmi. In fondo se tempo fa è stato convocato David Villa, che ha meritato assolutamente questa chiamata, perché non posso sognare io di ricevere la stessa chiamata. So bene che è molto complicato, ma se arriverà, la vivrò come un sogno. Quique Setien in futuro allenatore del Barcellona? E' un allenatore che spero possa lavorare a lungo con il Betis perché è un allenatore che ci sta dando tanto. Sicuramente è un tecnico con una filosofia di gioco molto moderna e un domani credo che potrò allenare il Barcellona o qualunque altro club al mondo".
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