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Belotti si racconta tra presente e futuro: “Da grande voglio fare l’allenatore, Torino la mia città preferita”

Il centravanti granata ha parlato a 360 gradi rivelando simpatici aneddoti, ma anche raccontano le sue passioni extra calcio

Mediagol92

"Da grande voglio diventare allenatore".

Inizia così l'intervista rilasciata ai microfoni del sito ufficiale granata da Andrea Belotti. Il centravanti del Torino col passare degli anni è riuscito ad affermarsi nel grande calcio a suon di gol, divenendo anche un punto fermo dell'Italia del ct Roberto Mancini: "L'onestà intellettuale è la prima cosa che si ricerca in un tecnico. Il mio principale pregio è l'altruismo, la qualità migliore di un calciatore è la disciplina, quella di un uomo è la sincerità".

Il Gallo si racconta senza tralasciare nulla: "Fin da piccolo ho sempre giocato a calcio mi faceva stare bene e sentire vivo". La "matematica" era la sua materia preferita a scuola, mentre "LeBron James", lo sportivo che ha sempre seguito. Tra i calciatori ammirava Andriy Schevchenko, grandissimo ex bomber oggi ct dell'Ucraina. Nato a Calcinate (Bergamo), Belotti è un torinese d'adozione: "La città di Torino è la mia preferita", sottolinea.

La sua emozione più grande è stata nel giorno del suo matrimonio con Giorgia Duro, palermitana conosciuta quando indossava la maglia rosanero. "Delusione più grande? La mancata qualificazione al Mondiale del 2018", ricorda cn amarezza il Gallo che poi ha concluso con la partita che porta nel cuore: "La vittoria in rimonta contro il Sassuolo per 3-2", gara decisa da una sua splendida rovesciata...

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