La parola a Giuseppe Bellusci.
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Bellusci: “Felice per Mirri, ora bisogna non sbagliare uomini. Lucchesi? Preferisco non parlarne”
Il centrale ex Palermo non si dà pace per la scomparsa del vecchio club rosa: "La mancanza di una società, purtroppo, influisce troppo sui giocatori. Non so perché la trattativa con York Capital non sia andata in porto"
Il difensore centrale ex rosanero, trasferitosi al Monza in Serie C (da svincolato) a seguito della scomparsa del vecchio Palermo dai ranghi del calcio professionistico, è stato intervistato da Il Giornale di Sicilia. Nel corso del proprio intervento ai taccuini del noto quotidiano regionale, l'ex numero due della formazione siciliana ha rilasciato le seguenti dichiarazioni relativamente alle diverse vicissitudini degli ultimi mesi accadute dalle parti di Viale del Fante, soffermandosi inoltre sulla ripartenza del "nuovo Palermo" dalla Serie D sotto la guida di Hera Hora.
Il periodo di transizione con De Angeli e Foschi al comando, invece, come lo avete vissuto?
"In quella fase, più che altro, si aspettava l’arrivo di una nuova proprietà".
Foschi vi ha mai lasciato intendere di avere altre trattative in piedi per cedere il Palermo o queste cose non entravano nello spogliatoio?
"Ci aveva fatto capire che dietro al Palermo ci fosse un gruppo forte e credo personalmente che si trattasse di York Capital. Non so perché la trattativa non sia andata in porto".
Nel crollo delle ultime giornate, quanto ha influito questa situazione?
"Ha pesato, anche tanto. Non sapevamo più a chi credere. La mancanza di una società, purtroppo, influisce troppo sui giocatori. È come se un figlio si trovasse senza i propri genitori".
C'è un video di Lucchesi, risalente al venerdì prima della scadenza per l'iscrizione, in cui dice che «parte degli stipendi sono già stati pagati». C'è qualcosa che vorrebbe dirgli, oggi?
"Preferisco non parlare di questo personaggio".
Quando a febbraio avete rischiato la penalizzazione, fu fondamentale l'intervento di Mirri. Oggi il Palermo riparte dalla D con lui.
"Sono davvero contento, perché nella vita tutto torna. Mirri ha aiutato il Palermo in una situazione surreale, ha avuto coraggio e passione, la stessa che adesso ha fatto sì che il Palermo finisse nelle sue mani. Personalmente sono felice per lui, perché quando metti amore e passione, tutto viene più semplice. Ora la cosa importante è non sbagliare gli uomini".
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