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Balzaretti-Mediagol: “Nuovo Palermo e futuro. Svolta Totti, ecco il suo segreto. La Roma e i miei tecnici, favola rosanero e Zamparini…”

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“Se mi convince la scelta della nuova proprietà di puntare sui valori di territorialità e senso di appartenenza al club? Senza dubbio, io ho avuto il piacere di conoscere il presidente Mirri quando ha giocato la Nazionale italiana a Palermo. E conosco bene anche Sagramola e Castagnini: il primo era il direttore generale durante la mia esperienza in rosanero, mentre con Renzo, in passato, durante il suo mandato dirigenziale nel Brescia, abbiamo stretto proficue collaborazioni valorizzando tra le fila delle Rondinelle diversi talenti di proprietà della Roma. Era importante dare un’identità forte al club, una parola che non si usa spesso ma che è fondamentale. Il fatto che il club appartenga alla gente, che il calcio rimanga uno sport popolare e la scelta da parte della nuova proprietà di legare la società al territorio, in primis al concetto di ‘sicilianità’, è un fattore importante ed imprescindibile, alla base non solo di questa stagione, ma anche per il futuro prossimo del Palermo. Se mi aspettavo questa affluenza da parte dei tifosi anche in Serie D? Sì, senza dubbio. Palermo è una città meravigliosa fatta di gente straordinaria, dal calore unico. E questo fa capire che in presenza di determinati sentimenti e valori la categoria non conta. Quando c’è unità di intenti e di propositi tra tutte le componenti si crea legame e identità. Il coraggio di proporre qualcosa di nuovo viene apprezzato e percepito dalla gente. Ripartire dal dilettantismo non è piacevole, ma a volte azzerare tutto è necessario per ripartire da basi più solide. E’ chiaro che tutti avremmo voluto vedere il Palermo in Serie A, un Palermo ai vertici, ma la città di Palermo è straordinaria e si è rimboccata le maniche per ripartire con un progetto nuovo che sta iniziando a dare i propri frutti, con una squadra prima in classifica e con un certo margine di vantaggio. Bisogna avere pazienza e fiducia nella società perché fare calcio non è mai facile, ma alla base di tutto ci deve essere chiarezza, passione, trasparenza ed un rapporto leale con la piazza. E mi sembra che tutte queste componenti ci siano per fare un bel percorso”.

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