Brescia-Balotelli, è scontro.
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Balotelli-Brescia, scontro sullo stipendio arretrato di marzo: l’attaccante mette in mora il club. I dettagli
L'ex Milan chiede il reintegro in gruppo e il compenso mancante
Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda legata alla querelle Brescia-Balotelli. Dopo essere stato mandato a casa perchè presentatosi agli allenamenti senza autorizzazione, l'ex Milan è passato al contrattacco, sfidando ancora il club lombardo.
SuperMario ha infatti inviato alle Rondinelle la terza diffida di reintegro in gruppo accompagnata da una richiesta di messa in mora per lo stipendio - ancora non percepito - di marzo: diventato oggetto di trattativa tra i legali. La società, si legge sulle pagine della Gazzetta dello Sport, dovrà provvedere entro ventinove giorni al pagamento anche per gli altri componenti della rosa a meno che non si trovi un accordo tra le parti.
"Credo che sia l'unico calciatore in Europa ad avere l'ardire di mettere in mora il proprio club per ottenere il pagamento integrale del mese di marzo, in pieno periodo di Covid-19. Inoltre il club ha perso il conto delle diffide inviate dal calciatore sempre in orario notturno che lamentano la presunta impossibilità di allenarsi. L'ultima mercoledì sera quando gli uffici erano ovviamente già chiusi. Con l'esperienza maturata negli ultimi giorni in ambito regolamentare e di applicazione dell'accordo collettivo potrebbe ricevere una laurea honoris causa in Legge", questa la risposta della società giunta tramite l'avvocato Mattia Grassani, legale di Massimo Cellino.
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