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ESCLUSIVA

Baldini-Mediagol: “Che sorpresa a Catanzaro! Foggia colpa mia, Palermo ai playoff…”

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L'intervista esclusiva concessa dal tecnico del Palermo, Silvio Baldini, alla redazione di Mediagol.it

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La capacità di caratterizzare fortemente, sul piano tattico, mentale e concettuale, la squadra in un lasso di tempo relativamente breve.

Il Palermo di Baldini si è presto contraddistinto per indole propositiva, coesione, intensità e qualità della proposta offensiva, intraprendendo un percorso, non privo di ostacoli, scivoloni e piccole crisi di rigetto, che ha condotto la compagine rosanero al secondo posto in classifica nel girone C di Serie C, a due giornate dal termine della regular season. Il tecnico di Massa Carrara ha concesso un'interessante intervista esclusiva alla redazione di Mediagol.it in cui ha rivisitato i momenti topici della sua gestione tecnica, focalizzandosi sul rendimento dei singoli, le prospettive della squadra in ottica playoff e svelando alcuni succosi retroscena.

Intervista realizzata daLeandro Ficarra e Noemi Cusano

I meriti di questa stagione sono dei ragazzi. Io faccio parte di questo gruppo e ne sono fiero, ma il merito va principalmente a loro. I ragazzi a volte mi hanno fatto arrabbiare, ma sono stupendi. Capiscono cosa devono fare e quali sono le responsabilità che comporta indossare la maglia del Palermo. Mi auguro che riusciremo a cogliere il massimo alla fine, a me piace essere innamorato di quello che faccio e mi ritengo fortunato. Se uno fa questo mestiere e non vuole raggiungere il massimo allora mi chiedo perché lo faccia. Ogni giorno mi sento vivo, e sento di poter fare qualcosa che ho sempre desiderato e questo non è da tutti, insomma. Con quale condizione atletica, tecnica e mentale il Palermo arriva ai Play-off? Con la Carrarese ho disputato tre volte i playoff, in ogni occasione abbiamo sempre migliorato il piazzamento precedente perché avevamo sempre più esperienza, fino alle semifinali in cui abbiamo perso contro il Bari al 119’ prima dei rigori. Oggi ho in mano una squadra molto più competitiva e se sono riuscito ad arrivare in semifinale con la Carrarese spero di arrivare almeno in finale col Palermo perché la rosa che alleno adesso è davvero migliore. Due ragazzi che avevo a Carrara sono ancora con me, ovvero Valente e Damiani. Partita d’esordio brillante a Catanzaro? Non credevo che in una settimana i ragazzi riuscissero a fare così tante cose bene perché pensavo ci volesse più tempo. A dirlo è facile, a concretizzarlo sul campo è complicato. Dopo 20’ minuti mi voltai verso la panchina e dissi “Se siamo questi qui allora non c’è n’è per nessuno”. In certe occasioni abbiamo affrontato delle partite non da Palermo, evidenziando delle chiare difficoltà, ma per fortuna siamo tornati sulla retta via e abbiamo ripreso a macinare. Abbiamo ripreso a giocare il nostro calcio in cui preferiamo attaccare che difenderci. Sappiamo i rischi di questa strategia. In questo tipo di tattica sei soggetto a lasciare spazi alle spalle e si rischia di fare brutta figura quando ci si imposta male. Ma questa è la nostra scelta. Meglio essere un ottimista e avere torto che essere un pessimista e avere ragione. Sconfitta netta a Foggia figlia di errori di valutazione e  cambio modulo? Nella gara prima contro la Juve Stabia abbiamo giocato in dieci molto bene con la difesa a tre e questa cosa mi ha messo un po' fuori pista. Abbiamo fatto benissimo con quel sistema  facendo gol proprio in inferiorità numerica. Quando si fa un mestiere bisogna riconoscere i segnali che ti dà il campo, mettendo un’ala anziché un terzino avevo pensato saremmo stati più bravi ma così non è stato e quindi ho fatto mea culpa. In quel frangente non ho fatto la scelta giusta per la mia squadra e per i miei giocatori e mi dispiace per i tifosi rosanero. Potenzialmente la sfida dello Zaccheria sarebbe potuta finire pure quattro a quattro, non è che siamo stati presi a pallonate! Non c’erano però equilibri come abbiamo dimostrato di avere a Monopoli. Questa trasferta in Puglia contro la formazione di Colombo ci fa davvero ben sperare. Nelle partite in casa abbiamo sempre fatto bene tranne contro la Fidelis Andria, quella è stata una partita strana. Quel giorno lì doveva andare così e dovevamo prendere una lezione, c’era tanta gente sugli spalti frutto anche dei biglietti a un euro. Nella vita nei momenti brutti si impara a diventare più bravi. Quello è stato un frangente difficile perché abbiamo collezionato tre pareggi non belli. In quella circostanza abbiamo imparato molto, in casa abbiamo sempre fatto più di tre gol ad ogni squadra, non è una cosa tanto banale e semplice da realizzare. Non ci scordiamo che abbiamo dei ragazzi che fanno dei gol straordinari, proprio tirati proprio fuori dal cilindro. Non sono reti da giocatori da Lega Pro. Da Brunori a Soleri, giocatori  autori di gol degni di ben altra categoria”.

La seconda parte dell'intervista esclusiva al tecnico del Palermo, Silvio Baldini, sarà pubblicata domattina su Mediagol.it, mentre Il video con la versione integrale sarà online sul nostro portale venerdì 15 aprile alle ore 12.00.

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