serie b

Balata: “Nessuna intenzione di dimettermi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. E su Tacopina…

Le parole pronunciate dal presidente della Lega B, Mauro Balata, in seguito alla concitata Assemblea di due giorni fa

Mediagol97

Gli strascichi del caso Palermo non accennano a placarsi. Anzi, hanno rischiato di esplodere clamorosamente nell'ultima Assemblea di Lega, mercoledì, durante una seduta interminabile nella quale i regolamenti di conti, minacciati e covati da tempo, sono stati a un passo dal divenire concreti

Questo quanto riporta all'interno della propria edizione odierna Il Corriere dello Sport, relativamente all'Assemblea della Lega B tenutasi soltanto due giorni fa, aggiungendo che se non si è arrivati ad una spaccatura insanabile all'interno della stessa, si è dovuto comunque assistere a degli attacchi verbali quasi violenti.

A commentare l'accaduto ci ha pensato lo stesso presidente Mauro Balata, il quale ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito a tale tema, smentendo alcune ricostruzioni che avrebbero addirittura prospettato le sue imminenti dimissioni dalla Lega B:

"La maggioranza delle società è dalla mia parte. Nessuna intenzione di dimettermi e nessuna richiesta di farlo. Sarebbe il caos. Ma poi perché mai dovrebbe avvenire ciò? Considerando gli otto club arrivati dalla A e dalla C, c'è una larga maggioranza sulle posizioni che rappresento. Che sono quelle dell'autonomia della Lega, nel rispetto della trasparenza e delle regole e di chi crede nel risultato sportivo del campo.

Abbiamo provveduto a impugnare l'accordo sulla separazione dalla Lega di Serie A che risaliva al 2009, anche perché mai onorato e rischiava di andare in prescrizione. Dopo quella sulla trasparenza delle norme e dei controlli, la vera battaglia da fare e su una più equa ripartizione delle risorse. Dobbiamo rivendicare i nostri diritti come Lega, restando compatti".

Osservatore certamente interessato alla vicenda è stato il nuovo direttore generale del Palermo, Fabrizio Lucchesi, il quale ha parlato di una Lega spaccata e divisa al proprio interno.

E' così presidente, Balata? "Non mi sembra proprio, al di là dei soliti noti. D'altra parte i risultati del lavoro svolto sono sotto gli occhi di tutti. Nello scorso campionato, solo dal punto di vista economico, abbiamo distribuito circa 6 milioni di euro di media a club, con un incremento netto di 1,4 milioni. Per non parlare dell'aumento degli spettatori nei nostri stadi (+5%) e dello storico utilizzo del Var nei playoff e nei playout, prima Lega di B al mondo a sperimentare le nuove tecnologie del Video Assistant Referee".

Si è però rischiata un'ennesima spaccatura interna a causa del tardivo processo al Palermo Calcio, che ha causato le varie contrapposizioni che hanno poi spinto un presidente interessato come Joe Tacopina (Venezia) a parlare addirittura di "regole del gioco falsate" e di "trionfo degli imbroglioni".

Cosa risponde Balata a queste dure osservazioni che minano la credibilità di questo mondo, soprattutto perché arrivano da un club che ha soci esteri che investono nel calcio italiano?

"Se abbiamo nuovamente rischiato un cortocircuito la responsabilità non è della Lega di B. Semmai delle regole che hanno dato adito a interpretazioni contrastanti. Dal primo giorno del mio mandato ho affermato e ribadito che bisogna avere regole univoche, certe, applicabili senza vie di fuga e nei giusti tempi.

Oltre a controlli certificati, magari da enti autonomi esterni agli organismi messi a disposizione della giustizia sportiva. Non influenzabili. Per non parlare dei conflitti d'interesse e delle multiproprietà che andrebbero regolamentate. E' una questione di legalità e di trasparenza, valori a cui si ispira la mia Lega. Altrimenti il sistema non è più credibile".

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