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Andujar: “Ho ricordi bellissimi di Napoli, felice per la Coppa Italia. Mertens? Vi dico la mia”

Le dichiarazioni di Mariano Andujar, portiere argentino con un passato in Italia

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Parla Mariano Andujar. 

L'ex portiere di NapoliCatania, oggi in forza all'Estudiantes, intervenuto ai microfoni di 'Radio Musica Televiosion' nel corso della trasmissione 'Taca La Marca', si è soffermato su alcune situazioni legate alla ripresa dei campionati concentrandosi soprattutto sulle tragiche vicende che stanno ancora coinvolgendo il Sud America a causa dell'emergenza Coronavirus: “Siamo fermi da 3 mesi, ma purtroppo la preoccupazione maggiore è che siamo prossimi all’inverno. Dobbiamo rimanere a casa e basta, non ci sono altre soluzioni. È bruttissimo allenarsi da soli in casa, sarà dura la ripresa e per questo motivo ora si vedono tanti infortuni. Penso che ci sarà bisogno di un ritiro molto lungo”.

L'amore per il Napoli e i napoletani: “Seguo da sempre il calcio italiano, la Serie A è uno dei campionati più belli. Mi fa piacere per la vittoria in Coppa Italia degli azzurri, in primis per chi sta lì da tempo come Insigne e Mertens, ma soprattutto per tutte le persone che lavorano nella società. Ballottaggio Meret-Ospina? Non so se l’alternanza sia una cosa giusta, ma parliamo di due grandi portieri. Ospina è uno dei più forti in tutto il Sudamerica, mentre Meret mi ha impressionato e in Italia potrebbe giocare ad alti livelli per molti anni. In attacco invece per me non ci sono paragoni tra i due, Dries è un giocatore speciale, senza nulla togliere a Milik. Il Napoli del passato? Con Sarri c’è stato il salto di qualità evidente, ma è stato Benitez a porre le basi solide. Koulibaly era fortissimo già da giovane, Mertens giocava in un altro ruolo; sono stato contento di aver fatto parte di quella squadra in forte crescita. Ricordo ancora la partita contro il Wolfsburg: erano una delle favorite a vincere il torneo ed abbiamo realizzato in Germania una partita straordinaria. Purtroppo la sfida con il Dnipro in casa abbiamo sbagliato troppo e siamo andati in Ucraina con il risultato ancora in bilico".

Un riflessione anche su due connazionali, il Cholo Simeone Lautaro Martinez: “Il “Cholo” mi ha dato tanta fiducia quando tornai dal Palermo. Mi ha fatto giocare qui all’Estudiantes e vincemmo il campionato. Con lui ho imparato ad allenarmi, è sempre sul pezzo e non permette rilassamenti inutili. Lautaro? Non penso di essere in grado di dispensare consigli. Fa parte già di un grande club, è uno degli attaccanti argentini più forti. Mi sono confrontato con lui quando era al Racing e si vedeva che aveva un gioco europeo”.

Chiosa finale sull'esperienza al Catania e il possibile approdo alla LazioHo ricordi bellissimi con i rossoazzurri, ho trascorso 5 anni molto belli, nonostante ciò siamo retrocessi. Sto seguendo le vicende attuali del club etneo e mi viene da piangere. Quelli che conoscono la piazza possono capire quanto sia un peccato vedere una realtà così importante essere relegata in Serie C. Lazio? “Sono stato vicino un paio di anni fa, ma alla fine non è stato un rimpianto. Stessa cosa è successo con il Boca. Se dovesse arrivare qualche offerta dall’Italia non mi tirerei indietro, ho 36 anni ma ho ancora tanta voglia di giocare”.