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A tutto Van Basten: “Mio rapporto con Sacchi? Vi svelo tutto. Ero convinto che sarei durato per sempre ma…”

Marco Van Basten torna a parlare di sé, della sua vita sportiva e non solo, svelando anche importanti retroscena sul suo strano rapporto con mister Sacchi

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Van Basten si racconta 360°: la carriera, l'infortunio, il rapporto con Sacchi ma non solo.

Anche questo venerdì - come di consueto - in allegato al Corriere della Sera è pronto a uscire il nuovo volumetto del settimanale 7. Protagonista della prossima uscita è Marco Van Basten, ex stella del Milan e della nazionale Olandese. Tante le parole e i temi toccati dall'ex punta rossonera: ricordi e aneddoti di una carriera breve ma strepitosa, coadiuvate anche da parole non proprio positive per un suo dei suoi ex tecnici, Arrigo Sacchi:"A Milano mi sentivo come se fossi parte della famiglia. Insieme abbiamo vissuto una vita intera. Mi avete visto nascere, come giocatore e come uomo. Mi avete visto crescere. E purtroppo avete visto la mia fine". Così ha esordito, sottolineando anzitutto quel forte legame con la maglia rossonera, che poi è anche coinciso col periodo più importante della sua carriera sportiva.

Le dichiarazioni del Cigno di Utrecht si sono via via incentrate su un tema a lui molto caro, che di fatto ha avuto importantissime conseguenze sul proseguimento della sua vita sportiva e privata. Il tema in questione, come si può ben capire, è quello della sua fragile caviglia e del suo precoce abbandono al calcio giocato: "Ero convinto che sarei durato per sempre, dicevo ai miei compagni che avrei smesso a 38 anni. All’inizio non capivo - ha proseguito -, ero troppo concentrato sul mio stare male. Mi chiedevo perché quella sofferenza dovesse toccare proprio a me, ma non ho mai avuto una risposta".

Non solo il legame col Milan e i ricordi sulla sua gloriosa ma tormentata carriera, ma anche un accenno al rapporto non proprio idilliaco con il mister Arrigo Sacchi: "Non c’è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l’impressione di essere onesto nei rapporti umani. Quando non era contento di come ci allenavamo - ha raccontato -, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo".

L'attuale ambasciatore UEFA, infine, si è soffermato anche sul curioso scambio di battute con un ragazzo che da lì a poco  sarebbe diventato uno dei volti più noti dello sport da lui tanto amato; il ragazzo in questione è Zlatan Ibrahimovic, attaccante 38enne attualmente in forza proprio al Milan: "Tornai all’Ajax e un ragazzo mi provocò. Sei van Basten, mi disse passandomi la palla, fammi vedere cosa sai fare. Ma io ormai non potevo più muovere la caviglia. Chi era? Sono sicuro che lo conoscete. Si chiamava Zlatan, di cognome Ibrahimovic", ha concluso Van Basten.