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A tutto Giaccherini: “Italia a Euro 2020 non da outsider. Tutto sul mio futuro. Su Sarri e Conte vi dico che…”

FLORENCE, ITALY - AUGUST 26: Emanuele Giaccherini of AC Chievo Verona in action during the serie A match between ACF Fiorentina and Chievo Verona at Stadio Artemio Franchi on August 26, 2018 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Le dichiarazioni di Emanuele Giaccherini, centrocampista del Chievo Verona, sulla situazione della nazionale e sul proprio momento di forma

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La parola a Emanuele Giaccherini.

L'attuale calciatore del Chievo, intervistato ai microfoni di Radio Sportiva, si è espresso in merito a diverse tematiche, tra cui l'attuale organico a disposizione di Roberto Mancini in Nazionale, ricordando le sue ultime presenze in maglia azzurra durante l'Europeo di Francia. Tanta la voglia dell'esterno ex Juventus di rivivere quei momenti: "Mancini sta facendo davvero bene. Ha chiamato molti giovani e anche se non fanno parte di un blocco unico, lui è stato bravo a trovare l’amalgama giusta. Ha creato subito entusiamo”. “Euro 2020? Non possiamo andare come outsider. Siamo campioni del mondo per 4 volte. Siamo alla pari di Spagna, Inghilterra e delle altre. Euro 2016? Volevamo andare fino in fondo. C’è sicuramente un po’ di rimpianto, eravamo partiti senza grandi favori ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con nazionali più forti grazie all’unità del gruppo e al lavoro con il mister Conte".

Inoltre Giaccherini ha detto la sua sul lavoro svolto da Antonio Conte e Maurizio Sarri durante questi primi mesi di lavoro con i rispettivi club: "Mi aspettavo l’approccio di entrambi. Mi aspettavo che Conte all’Inter avrebbe dato subito la mentalità giusta. Me l’aspettavo. Lo stesso per Sarri. La Juventus è la squadra più forte. Sarà una grande lotta tra due grandi allenatori che hanno una visione del calcio anche diversa. Sarà bella sfida. I bianconeri hanno grandi campioni, i nerazzurri hanno un grande allenatore con grande mentalità. Si vede di più la mano di Conte all’Inter rispetto a quella di Sarri alla Juventus".

Il centrocampista classe '85 ha anche parlato del momento di forma del Chievo, settimo in classifica e reduce dalla sconfitta per 2-0 maturata contro il Frosinone: "Siamo abbastanza soddisfatti di quanto fatto fino ad ora. 10 risultati utili consecutivi non sono facili. In Serie B è dura. Il nostro obiettivo è tornare in Serie A. Vogliamo giocarci le nostre carte al meglio”.

E infine un pensiero sul mercato: “Molte richieste in estate? Sì, ma sono voluto rimanere qui perché la retrocessione è stata difficile da digerire. Volevo ripartire e tornare nel massimo campionato. Anche la famiglia ha contributito. Mi sembrava brutto lasciare dopo una stagione così”.