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A tutto Capello: “Zaniolo miglior talento in Italia. Milan impaurito, Leao mi ha innervosito”. E su Balotelli…

Le dichiarazioni rilasciate da Fabio Capello, tecnico ex Roma, Milan e Juventus: "Il razzismo non deve esistere"

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"Io sono un ammiratore di Zaniolo, dico sempre che è il più forte talento che abbiamo in Italia".

Parola di Fabio Capello. Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico ex Roma, Milan e Juventus, intervistato ai microfoni di ‘Radio Anch’io Lo Sport’: dalle prestazioni offerte fin qui dal giovane talento di proprietà dei giallorossi Nicolò Zaniolo, dopo le recenti polemiche, al momento delicato della squadra allenata da Stefano Pioli, reduce dalla sconfitta maturata contro la Lazio a San Siro.

"Forse al nome di Zaniolo ho dimenticato di aggiungere quello di Kean, è stata una dimenticanza da parte mia. Ho avuto dei giovani che si sono persi, un esempio eclatante è Cassano. Quando si parla di queste cose si possono ammettere degli errori. Gli arbitri? Ogni minimo contrasto, ogni minimo tocco, con la moviola diventano falli. Mi piacerebbe che gli arbitri usassero un metodo 'inglese'. Manca la continuità di gioco", sono state le sue parole.

MILAN - "I giocatori non sono di livello, a San Siro serve personalità e loro giocano con paura. Pioli dovrà fare un lavoro molto psicologico. Ci son pochi calciatori da Milan, per quel Milan che tutti sognano’. Leao mi ha innervosito, deve capire che c'è una fase offensiva e una difensiva, lui gioca solo quando ha la palla dai piedi. Deve fare qualcosa in più".

ROMA, INTER E JUVENTUS -"Senza bel gioco o un'impostazione di un certo tipo, non si raggiungono i risultati. La cosa vera che si può vedere nella Juve, è che non ha i calciatori per un certo tipo di gioco e che anche Sarri punta innanzitutto sui risultati. Sarri sta mettendo in campo i giocatori nelle posizioni in cui possono rendere di più. Conte ha preso l'Inter con una difesa votata per giocare su un certo livello e su questa base ha trovato ottimi risultati. L’intervento di De Ligt? Ormai in area di rigore devono legarsi le mani, non si può più avere equilibrio con le braccia aperte. Secondo me dipende dalla pericolosità del passaggio. La Roma? Ha giocatori di qualità come Kolarov e Dzeko. In difesa ha fatto un ottimo acquisto come Smalling. Squadra che è stata lavorata nella testa, quando segue l'allenatore i risultati si possono raggiungere".

BALOTELLI - "Perché non riusciamo a isolare i razzisti? Perché abbiamo dato loro importanza. Si sentono forti quando sono in gruppo e sono pecorelle quando non lo sono. Il razzismo non deve esistere. La reazione di Balotelli è stata importante e va appoggiata. Parliamo molto ma decisioni serie poche, basterebbero delle telecamere come succede in Inghilterra, ci vogliono decisioni, non parole".

ALLEGRI - "Al Bayern sarebbe più facile vincere ma dopo quello che è successo ad Ancelotti a Monaco non so se gli allenatori italiani siano benvenuti e ben voluti. L'Inghilterra invece è appassionante, c'è la possibilità di lavorare bene e la Premier League è un campionato che ti arricchisce. Fossi in Allegri andrei a Manchester", ha concluso.