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Serie A, Grassani: “Club compatti contro i broadcaster, decreto ingiuntivo già depositato”

Le dichiarazioni rilasciate dall'avvocato Mattia Grassani: "Possibile sconto dalla Lega, ma senza muro contro muro"

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Continua a far discutere la spinosa questione dei diritti TV.

Ben diciotto squadre su venti di Serie A avrebbero preso una posizione netta: ultimatum ai broadcaster. I colossi, dunque, avranno ancora qualche giorno di tempo per estinguere il pagamento della rata in sospeso. In caso di mancato pagamento, i club, sarebbero disposti ad agire per vie legali. A darne conferma, ai microfoni 'Radio Punto Nuovo', l'avvocato Mattia Grassani. 

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Decreto ingiuntivo già depositato: club compatti contro i broadcaster. Possibile sconto dalla Lega, ma senza muro contro muro. Portiamo a casa il risultato: eliminiamo i contenziosi. C'è stata una delibera da parte del Consiglio di Lega. I club si sono rivelati compatti, credo l'iniziativa sia corretta e doverosa. Sotto un profilo giuridico, se il titolare di un contratto che non ha riscosso una rata, ampiamente scaduta, rispetto ad una controparte che non ha disponibilità a trattare, per me è un'azione ineccepibile. Sotto un profilo della strategia, è ovvio che, come sempre accade, può essere un'azione di scontro frontale: potrebbe portare ad un muro contro muro, ma anche ad un passo indietro di tutte le componenti e condivisione di percorso. Visto che il campionato ripartirà quasi sicuramente, si può pensare ad una riduzione della somma dovuta. Se andassero a concludere questo percorso con una sentenza e ognuno rimanesse ferma sulle proprie posizioni, credo che l'asticella penderebbe a favore della Lega e dei club".

"Ritengo che la Lega abbia fatto bene ad intraprendere quest'iniziativa. Se io chiedo uno sconto, ma mi ritengo debitore, pago la somma non contestata - ha proseguito l'avvocato Grassani -. Tenersi in tasca tutto, da un punto di vista d'approccio, è un comportamento sbagliato. Tempistiche giuridiche? Un decreto ingiuntivo, è un percorso accelerato: in 20 giorni, un mese, il Tribunale di Milano potrebbe portare al pagamento. In Lega, per l'ennesima volta, si è finiti in una posizione di stallo per quanto riguarda l'entrata, la fonte di ricavo più importante. Il progetto di stabilità, per quanto riguarda i rapporti con i broadcaster, necessita ancora di miglioramenti. Non tutti i club sembrano essere soddisfatti della scelta contrattuale. Il prodotto calcio, in Italia, a livello televisivo ha sicuramente pagato scelta di partner che hanno creato grossi problemi. Il livello di professionalità e credibilità della Serie A passa attraverso una rivisitazione della materia dei diritti televisivi e la modalità di scelta degli interlocutori. I contenziosi privilegiano solo chi hanno i soldi in tasca".