Il calcio italiano nella più totale confusione, tra la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia e l'attuale guida senza capo della FIGC dopo le dimissioni della giornata di ieri di Carlo Tavecchio.
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Tavecchio si difende: “Molestie? Ho dato mandato ai miei legali, rivendico mia correttezza”
Le parole dell'ex presidente della FIGC, Carlo Tavecchio
Al termine del biennio fallimentare con Gian Piero Ventura alla guida della panchina della Nazionale azzurra, Tavecchio ha rassegnato ieri le proprie dimissioni in un consiglio federale lampo, senza dar la possibilità ai presenti di replicare sulla decisione presa dal dirigente comasco. L'ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti, nonché sindaco di Ponte Lambro dal 1976 al 1995, è stato attacco da più parti per la decisione tardiva nel rassegnare le dimissioni, nelle ultime ore sono piovute poi accuse ben più gravi.
Molestie ed avances sessuali, questa le accusa mosse da una dirigente tramite le colonne del Corriere della Sera, accuse rese note in forma anonima. Mesi di prove audio e video contro Tavecchio, colpevole di atteggiamenti spinti contro la donna. Fin qui solo parole, lo stesso ex presidente della FIGC però ha voluto fare chiarezza tramite una nota affidata ai suoi avvocati: "In relazione a quanto riportato da alcuni articoli di stampa, rivendico la mia correttezza e a tutela della mia immagine e della mia onorabilità ho dato mandato ai miei legali di agire in tutte le sedi competenti”.
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