Il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, a seguito delle tre amichevoli che hanno visto per la prima volta scendere in campo la Nazionale Italiana guidata dal c.t. Roberto Mancini, ha tratto un bilancio delle ultime settimane di lavoro degli azzurri.
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Nazionale, Fabbricini: “Importante dare fiducia ai giovani. Balotelli? Vi dico la mia…”
Il bilancio del commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini sulle ultime gare degli azzurri
"Abbiamo fatto tre partite con difficoltà diversificate l’una dall’altra. Abbiamo ottenuto tre risultati sostanzialmente positivi, anche quella contro la Francia che è stata una sconfitta, non la butterei via. Abbiamo un gruppo molto giovane, che sta lavorando molto bene. Mancini sta affrontando con massima serenità questo incarico e questo è importante perchè credo che possa ridare serenità all’ambiente, inoltre dare fiducia ai giovani sarebbe molto bello. Ha fatto giocare tutti quelli che ha chiamato nelle tre partite e ricordiamoci anche che c’era qualcuno che non era in queste convocazioni di fine stagione ma che forse potrebbe essere importante in futuro anche per favorire la crescita dei più giovani".
Il segretario generale del CONI, inoltre, si è espresso riguardo al ritorno in maglia azzurra di Mario Balotelli, che non veniva convocato dal novembre 2014:
"Non so se avete ascoltato la conferenza stampa il giorno prima della partita contro l’Olanda. Ha dimostrato una maturità incredibile, un ragazzo veramente eccezionale. Sono contento che abbiamo ripreso questa persona, fa bene al calcio italiano e credo che faccia bene per tutti i motivi suddetti anche al nostro Paese".
Roberto Fabbricini ha detto la sua, inoltre, riguardo all'appello fatto proprio da Mario Balotelli in relazione all'opportunità di concedere la cittadinanza a coloro che sono nati nel nostro territorio da genitori non italiani:
"E' un campo un po' minato. Dobbiamo essere cittadini italiani e dobbiamo essere attenti a tutte le cose che avvengono nel nostro Paese. Io credo che sarebbe giusto, perchè chi nasce in Italia, magari ha genitori che qui non sono nati, ma nel nostro territorio si è formato, è cresciuto, si è acculturato, ha imparato a leggere e scrivere, al di là di Balotelli che è stato un personaggio ampiamente recuperato dalla nostra Nazionale".
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