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LE DICHIARAZIONI

Baldini: “La mia sul Napoli e Mondiale. Palermo? Intenzione di proseguire, però…”

Palermo
Le dichiarazioni dell'ex allenatore di Palermo e Perugia, Silvio Baldini

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Parola a Silvio Baldini. L'ex tecnico del Palermo, protagonista della cavalcata effettuata dai rosanero dalla Lega Pro alla Serie B, con il trionfo nei playoff senza mai perdere, ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti durante il Festival del calcio italiano, svoltosi in quel di Salerno. Il mister di Massa tra i tanti argomenti affrontati ha ricordato proprio i momenti più significativi vissuti nel capoluogo siciliano. Di seguito le sue parole dopo essere stato premiato:

Sul periodo a Palermo: "Questo premio andrebbe dato ai calciatori del Palermo. Nessuno credeva che avrebbero potuto portare la squadra in Serie B. Mi gratifica aver allenato una rosa di bravi calciatori e di bravi ragazzi. La mia intenzione era non a caso quella di proseguire il mio percorso col Palermo, però a un certo punto ho capito che non c'ero più io al centro del progetto. A quel punto ho alzato le mani e mi son fatto da parte. Io ci metto sempre la faccia, ma devo essere il responsabile delle cose che accadono. Nel bene e nel male. "

Dimissioni sia a Palermo che a Perugia: "Sono convinto che il tempo sia più prezioso del denaro, è quello che conta. Sono figlio di uno che da bambino faceva il mendicante e ne sono orgoglioso. Per questo scelgo il tempo, scelgo di investire nel tempo e nella felicità, anziché scegliere il denaro."

Soldi spesi sul mercato: "Dove c'è tanto denaro c'è il Diavolo, quindi le persone rubano. Alle persone non interessa più creare qualcosa per la collettività, ognuno pensa a sé stesso e al suo orticello. Chi produce business produce il Diavolo, senza riconoscenza verso i valori. Parlo del calcio, della politica... Non può esistere l'equilibrio in un mondo in cui tutti cercano di rubare, servono delle regole perché in questo sistema i più furbi rubano e ci guadagnano".

Il Mondiale: "Non ho visto nessuna partita, se non la finale. Non avevo interesse verso queste gare. Preferivo investire nel mio tempo e stare su in montagna a passeggiare coi miei cani. La finale però è stata una bellissima partita, Ero a casa e l'ho vista"

Sui partenopei guidati da Spalletti: "Il Napoli è la squadra che gioca il miglior calcio e Spalletti è un grandissimo allenatore, oltre che una bravissima persona. Kvaratskhelia poi è un fenomeno, è il quid in più del Napoli."

L'Italia e Mancini: "Servono innanzitutto delle regole nel sistema calcio per garantire più spazio agli italiani a dispetto dei calciatori stranieri. Mancini farà le sue valutazioni e convocazioni, non sono io che devo commentare".

Fuorigioco semi-automatico: "Cambia ben poco. Se bisogna innovare, va bene. L'importante è che il calcio non perda le sue emozioni, proprio come quelle di ieri nella finale del Mondiale".

 

 

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