di Simone Ciappa
L'intervista
Lupo: “Italia? Da eroi a scemi è un attimo. Belotti e Chiesa, non dei fenomeni ma…”
Dirigente competente e qualificato sotto il profilo gestionale e squisitamente tecnico, Fabio Lupo ha lasciato un'impronta umana e professionale riconosciuta e tangibile in tutti i club in cui ha prestato la sua opera professionale. L'ex direttore sportivo di Torino, Palermo e Venezia, tra le altre, reduce dall'esperienza manageriale chiusa ad Ascoli a stagione in corso, ha fatto un suo personale affresco sul momento particolare che sta vivendo l'Italia Campione d'Europa di Roberto Mancini, che per accedere ai prossimi Mondiali di Qatar 2022 dovrà passare per la lotteria dei playoff dopo il pari esterno contro l'Irlanda del Nord e la concomitante vittoria roboante della Svizzera ai danni della Bulgaria. Di seguito le dichiarazioni dell'ex calciatore di Bari e Ancona rilasciate nel corso di un'intervista concessa ai microfoni di TMW.
CRISI ITALIA - "Siamo uno strano Paese, nel giro di pochi mesi passi da eroe allo scemo di turno. Forse c’è stata eccessiva esaltazione a luglio e c’è troppa negatività oggi. Immobile ha ricevuto la scarpa d’oro poco tempo fa, è un attaccante di livello. Belotti? Viene da qualche stagione non esaltante ma se recuperato ci sta. Non c’è il fenomeno di turno ma abbiamo ottimi calciatori. E poi Chiesa, Insigne e Berardi danno grandi soluzioni".
ASCOLI E LE DIMISSIONI -"Le ragioni per cui sono andato via le ho spiegate anche pubblicamente ma non bisogna dire cose che non sono esatte. L’Ascoli aveva fatto tredici punti in sette partite. Non c’era nessun problema di classifica. Nessuna difficoltà".
FUTURO - "Intanto faccio quello che ho sempre fatto: mi aggiorno senza l’ansia di rientrare a tutti i costi. Sono molto sereno", ha concluso.
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