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Italia, Lippi: “Avevamo la sensazione di poter vincere. Rigori? Mi mancava soltanto il quinto”

L'ex ct dell'Italia ha ripercorso i momenti più significati della storica vittoria della Nazionale ai Mondiali del 2006

Mediagol52

Una vittoria impressa nella storia.

Durante un'intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, Marcello Lippi ha raccontato i momenti più importanti della storica vittoria ai Mondiali del 2006 con la sua Italia: "Finale dei Mondiali? C'era la sensazione che avremmo vinto, che quella volta sarebbe toccato a noi. Contrariamente a quello che la gente che può pensare, prima della finale della Coppa del Mondo non si dice niente alla squadra. I giocatori non vedevano l'ora di scendere in campo per vincere. Rigori? Avevo scelto i rigoristi, mi mancava il quinto. Andai da Fabio Cannavaro e gli dissi che sarebbe toccato a lui perché era l'uomo degli ultimi secondi. Dopo il gol ho abbracciato tutti. Qualche anno prima Grosso giocava in serie B, nel giro di poco è diventato campione del Mondo. Allenare di nuovo gli azzurri? Sarebbe meraviglioso, ma ho già dato. La terza volta sarebbe troppo. Non ho più intenzione di allenare una squadra di club. Magari fra qualche mese, se capita una Nazionale non tanto lontana, tutto può essere. Ci sono stati dei contatti recenti, ma purtroppo ora è scoppiata questa pandemia. Pensiamo prima a sconfiggere questo maledetto virus".

Lippi ha poi raccontato come sta trascorrendo questi giorni di quarantena: "Passo le giornate prestando attenzione alle restrizioni che ci sono state date, sperando che presto la situazione possa migliorare. E poi guardo tante partite del passato, le grandi vittorie che possono essere un bel segnale in questo periodo difficile. In Cina l'emergenza è stata affrontata con grande rigore, soprattutto nella città di Wuhan. La battaglia è stata vinta, la città è stata riaperta. Il problema ora sono i contagi di ritorno. Ritornare a giocare? Quando sarà scongiurato questo pericolo, sarà importante finire la stagione, anche a porte chiuse. Quando sarà tutto finito, non importa quando, ricominciamo e finiamo questo campionato. Prima però dobbiamo battere questo maledetto virus".