Diario di bordo, episodio 4. Quella di Matteo Pessina è certamente una delle favole più belle dell'Italia di Roberto Mancini. Ventiquattro anni compiuti lo scorso 21 aprile, il calciatore dell'Atalanta è stato chiamato in causa dal commissario tecnico della Nazionale italiana dopo il forfait di Stefano Sensi. E da grande escluso è diventato protagonista del "Sogno Azzurro". Due le reti decisive messe a segno a Euro 2020 contro Galles e Austria dal classe 1997, che si appresta a vivere un'altra "notte magica".
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Italia: cornetti alla crema, vino con Bare e… il “diario di bordo” di Pessina
E' uno dei protagonisti dell'Italia di Roberto Mancini a Euro 2020: leggi il "diario di bordo" di Matteo Pessina
Intanto, Pessina continua a raccontare - attraverso il suo account Instagram - umori e retroscena degli azzurri, reduci dalla vittoria conquistata ai calci di rigore contro la Spagna, che ha permesso all'Italia di staccare il pass per la finale di Wembley. Un vero e proprio diario di bordo, diventato ormai appuntamento fisso per tifosi ed appassionati.
"Caro diario, sono stati giorni frenetici. Andiamo con ordine.
Contro la Spagna è stata davvero dura. Quel Signore con la S maiuscola di Luis Enrique e i suoi ragazzi ci hanno messo davvero in difficoltà.
Ma è in queste partite che il nostro Gruppo si esalta. Abbiamo sofferto e lottato come Fratelli per 120 minuti. E poi i rigori. In quella valanga azzurra che ha travolto Jorginho c’era tutto: emozioni, orgoglio, fame, gioia e coraggio. Insomma lo spirito di noi italiani.
Il ritorno verso Coverciano, è stato come al solito speciale: alle 5 del mattino, tra abbracci e canti a squarciagola, il Berna che a Coverciano è di casa, ci ha fatto trovare dei bei vassoi di cornetti alla crema! Così siamo andati a letto con la pancia piena e il cuore gonfio di emozioni.
E poi, come ormai è abitudine, il giorno dopo la partita io e Loca siamo andati in camera di Bare che è un grande esperto di vini, per degustare un bicchiere di vino e fare qualche chiacchiera tra amici!
Penso che questo sia il grande segreto di questa Nazionale: siamo 26 amici, tanti giocano insieme fin dalle nazionali giovanili e siamo davvero un gruppo di ragazzi che ama divertirsi, ridere, scherzare, stare insieme.
Domenica andrà in scena l’atto conclusivo di questa splendida cavalcata. Mi piacerebbe dirvi che va già bene così, che siamo contenti comunque vada. Ma questo Europeo mi ha insegnato che nella vita sognare è importante. E il nostro sogno è vincere.
In campo vanno in 11. Ma domenica saremo in 60 milioni a lottare, sudare, soffrire e spingere quella palla in rete. E noi italiani non abbiamo paura di nessuno!!!".
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