"Mi sarei chiamato perché non sono mai stato uno costante nei 90 minuti e mi sono sempre bastate una o due palle. Negli ultimi anni ho fatto più fatica. In Nazionale deve giocare chi sta meglio. Mi sarei chiamato, non mi sarei fatto giocare, ma subentrare". Queste le dichiarazioni mai banali di Mario Balotelli, attaccante del Sion, intervenuto ai microfoni di Controcalcio.


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Italia, Balotelli: “Io mi sarei convocato, ora risponderei no. Pallone d’Oro a…”
Accettare un'eventuale nuova convocazione - "Non lo so, sono sincero. Ho avuto tante belle cose dalla Nazionale in passato, ma negli ultimi anni ho avuto molte delusioni. Ma non è un no".
Tornare in Italia - "Non lo so. Io voglio giocare. Ho qualche problema in questo momento a Sion, ma sono risolvibili".
Prossimo Pallone d'Oro - "Lo darei ad Haaland. Ha vinto tutto, è giovane e ha fatto una caterva di goal, ma ormai il Pallone d'Oro è una ca***ta. Per quanto io possa amare Messi, lo darei ad Haaland".
Aneddoto con Mino Raiola -"Quando stavo firmando al Nizza, eravamo seduti col presidente e gli diceva: 'Non prenderlo. Ti distrugge lo spogliatoio. Ti divide la squadra in due. Non fa un goal'. Io lo guardavo e lui: 'Lasciami stare'. Alla fine è riuscito a farmi prendere più soldi. Il presidente rideva. Mino era serio perché aveva la sua tattica. Io dicevo: 'Mino non potrà mai funzionare così, perché questo pensa che sono matto'. E invece è riuscito a farmi prendere di più".
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