"Rispetto alle solite squadre della Norvegia, questa è meno fisica e più tecnica". Lo ha spiegato Carmine Nunziata, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Norvegia, in programma martedì alle ore 17:45 allo Stadio "Druso" di Bolzano. Gli Azzurrini, dunque, torneranno in campo in occasione di una gara fondamentale dopo il pareggio in Lettonia e la vittoria contro la Turchia Under 21. I norvegesi sono a punteggio pieno, con sei punti e 14 gol segnati (senza subirne) in due partite.
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Italia U21, Nunziata: “Nasti? Gesto folle, non poteva restare”. E sul caso scommesse…
"Sarà una partita difficile, perché parliamo di una squadra forte e di talento da metà campo in su: dietro, invece, qualche difficoltà ce l'ha. Sarà una partita dura, da giocare al massimo delle nostre possibilità: servirà intensità, soprattutto contro giocatori di qualità, ma l'importante è fare la nostra partita e il nostro calcio. La Norvegia, nell'ultimo Europeo Under 21, ha eliminato l'Italia? Ma il passato è passato. Cerchiamo solo di vincere questa partita, importante per il nostro cammino. So che a Bolzano ci saranno tanti tifosi a seguirci: vogliamo andare in campo per vincere e per far divertire la gente. Abbiamo avuto la possibilità di lavorare tanto e bene: sul gioco, che è quello che serve per raggiungere l'obiettivo, e anche sull'intensità, ciò che serve per giocare in campo internazionale. Mi piacerebbe che tutti fossimo diventati una squadra, che tutti credano di poter raggiungere l'obiettivo", le sue parole.
"Nasti? Non è stata una bella pagina. Si è trattato di un gesto folle: Nasti non poteva restare in questo gruppo. Ma in questa vicenda voglio trovare una cosa positiva: ci tengo a sottolineare l'attaccamento che ha avuto Ruggeri a voler restare in questa squadra nonostante una frattura al setto nasale. Spero che questo sia un messaggio per tutti gli altri. Nasti non è un ragazzo che in altre occasioni ha dimostrato questa follia: la cosa principale è che lui si renda conto della gravità del fatto, poi vedremo se sarà il caso di farlo rientrare. Ci ho parlato subito dopo l'accaduto ed era dispiaciuto. Mi ha telefonato in questi giorni: non è quel tipo di ragazzo, non so cosa gli sia preso ma spero che questo gli serva per migliorare. Caso scommesse? Normale che si parli di queste cose, fa parte del nostro mestiere, si commentano le notizie. Non è una bella pagina, io ritengo che sia una malattia, e va curata. In questo caso, bisogna dare una grossa mano a questi ragazzi a fargli capire certe cose", ha concluso il CT dell'Italia Under 21.
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