Spal-Napoli, Davide Ancelotti: “Il mio cognome motivo di grande orgoglio, voglio migliorarmi”

Il Napoli continua a vincere.

Il posticipo pomeridiano della trentaseiesima giornata di Serie A ha visto gli azzurri affrontare la Spal tra le mura dello stadio Paolo Mazza. I partenopei hanno trionfato 2 a 1 grazie ai gol di Allan e Mario Rui, a nulla è servito il calcio di rigore trasformato da Andrea Petagna.

Al termine della gara al posto di Carlo Ancelotti è stato il figlio e vice allenatore, Davide, ha parlare ai microfoni di Sky Sport, di seguito le sue dichiarazioni:

"Ormai è un po' che io e mio padre lavoriamo insieme. Le prime partite al suo fianco in panchina sono state davvero emozionanti, adesso però mi concentro più sulla squadra che sulle emozioni. Abbiamo fatto una bellissima partita, interpretata bene da tutti gli aspetti. Nel secondo tempo ci siamo abbassati un po', soffrendo per 10-15 minuti, ma poi siamo stati bravi a reagire e non mollare. Abbiamo vinto meritatamente secondo me. Allan? È un giocatore straordinario, ha fatto un'ottima stagione ed è arrivato persino in Nazionale. Oggi è stato impiegato in una posizione un po' inedita e ha fatto molto bene anche lì, siamo contenti. Mio padre si incatenerebbe per lui? Io per tutti, siamo un grande gruppo. Com'è portare un cognome così importante? Non è facile, ma per me è prima di tutto un motivo di grande orgoglio avere questo cognome. Non mi pesa, sono cresciuto in questo ambiente. È normale che ci siano malelingue o critiche, sono abituato. Io però penso solamente al mio lavoro e a migliorarmi. Non penso al futuro. Cerco di apprendere il più possibile, ho la fortuna di lavorare con uno che ci sa fare. Sono ancora molto giovane e l'esperienza per un allenatore è fondamentale. Sono contentissimo, a Napoli si vive e si lavora bene. C'è rammarico per non aver vinto niente, ma la squadra sa giocare e anche il prossimo anno continuerà a far divertire la gente. Dobbiamo migliorare, ma penso che anche con qualche aggiustamento riusciremo a farlo".