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Sorrentino: “Io, Maradona e la maglia della Roma. Gattuso? A Palermo fece volare un tavolo…”

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex portiere del Palermo

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Parola a Stefano Sorrentino.

Diversi sono stati i temi trattati dall'ex portiere del Palermo, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso del programma 'Radio Goal': dalla morte di Diego Armando Maradona, deceduto mercoledì scorso all'età di 60 anni nella sua casa di Tigre, quartiere di Buenos Aires, in Argentina, dove stava trascorrendo il periodo di convalescenza dopo l’intervento chirurgico alla testa di qualche settimana fa, alle prestazioni offerte fin qui dal Napoli di Gennaro Gattuso. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Io sono nato nel 1979 e sono cresciuto nel mito di Maradona. Mio padre me lo fece conoscere e la prima volta che lo incontrai mi presentai con la maglia della Roma: chissà cosa pensò di me. Fortunatamente mio fratello aveva la maglia del Napoli. Quando si giocò Bologna-Napoli, chiesi a mio padre la maglia di Maradona e gli dissi: 'Tu sarai il migliore in campo, parerai tutto ma Maradona ti segnerà due gol'. Lui mi disse 'Se farà due gol, domani non ti far trovare a casa quando torno'. La partita finì 3-1 con gol di Careca e doppietta di Maradona. Alla fine papà riuscì a portarmi la maglia di Diego ma era lavata, mentre io la volevo sudata", ha ricordato.

NAPOLI -"Il Napoli ha le potenzialità per far divertire molto e per puntare in alto. Soprattutto se la squadra seguirà i dettami dell’allenatore. Gattuso è tremendo quando si arrabbia. Mi ricordo che con il Palermo giocammo la prima giornata contro il Modena e prendemmo gol all’ultimo secondo su palla inattiva. Rino era talmente arrabbiato che io tornai nello spogliatoio e trovai il tavolo distrutto, la Gatorade e l’acqua che colavano dal soffitto. Rino aveva fatto volare il tavolo fin sopra il soffitto", ha concluso Sorrentino.

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