Tira un sospiro di sollievo il Napoli.
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Napoli-Udinese, Gattuso: “Soddisfatto, ma svelo mio rammarico più grande. Mertens? Non riusciva a correre, ecco cos’è successo”
Le dichiarazioni del tecnico azzurro al triplice fischio della sfida del San Paolo
Dopo un primo tempo dominato, gli azzurri vanno sotto al 22° con un gol di De Paul. Immediata la risposta dei partenopei con Milik che, entrato al posto dell'infortunato Mertens, segna il gol dell'1-1. A chiedere definitivamente i conti regalando così una preziosa vittoria al Napoli è però Matteo Politano che, all'ultimo respiro, mette a segno il gol del definitivo 2-1. Vittoria analizzata al triplice fischio dal tecnico Gennaro Gattuso, intervenuto ai microfoni di "Sky Sport".
"Sono soddisfatto del fatto che abbiamo cercato la vittoria fino alla fine. L'Udinese è una squadra molto fisica, il rammarico più grande è aver preso ancora un palo. Siamo stati tanto tempo nella loro metà campo, alla prima discesa loro abbiamo preso gol. Su questo dobbiamo migliorare. Penso sia stata una vittoria importante che ci fa lavorare meglio. Non penso sia una mancanza di equilibrio. Abbiamo preso tantissimi pali, in alcuni casi c'è anche sfortuna. Questo è un dato che ci preoccupa, ma ora stiamo facendo un altro sport. Questo non è calcio. Giocare ogni tre giorni e senza tifosi è qualcosa di differente, i giocatori non sono robot. A questa squadra non gli si può dire nulla. Mertens ha preso una ginocchiata sul gluteo, non riusciva a correre con fluidità. Spero non sia nulla di grave".
Inevitabile la parentesi relativa all'allarme Covid arrivate da Barcellona negli ultimi giorni: "Non ci ho messo becco perchè non è il mio lavoro, lo farà il presidente con i suoi uomini. È normale che ci sia preoccupazione, è una cosa che risolveranno loro. Speriamo di arrivarci bene alla sfida col Barcellona. Negli ultimi due mesi abbiamo fatto cose importanti".
Chiosa finale sull'obiettivo quinto posto: "Quinto posto? A Bologna mi sono arrabbiato perchè ho visto una squadra che sembrava non organizzata. Quello che mi interessa è la mentalità, non si può pensare di non mettere impegno anche se non ci stiamo giocando nulla in queste gare".
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