Carlo Ancelotti presenta la sfida contro il Sassuolo.
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Napoli-Sassuolo, Ancelotti: “Coppa Italia importante, non abbiamo priorità”. E sul mercato…
Le parole del tecnico azzurro Carlo Ancelotti alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia
Il tecnico del Napoli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match del 'San Paolo' valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, ha parlato dell'importanza di conquistare il turno successivo della competizione:
"Gli obiettivi per il 2019 sono gli stessi che avevamo detto nel 2018, adesso inizia la Coppa Italia ed in cinque partite la si può vincere. Cinque partite sono 450 minuti, non sono infiniti: se facciamo bene, possiamo aspirare ad arrivare fino in fondo. Non sottovalutiamo nulla, la squadra s'è preparata bene: il rientro dalle vacanze è stato positivo, mentalmente sono concentrati sulla competizione anche perché è la più vicina da raggiungere. La formazione di domani? Un portiere, quattro difensori, quattro centrocampisti e due attaccanti (ride, ndr). Mi auguro ci sia tanta gente allo stadio, consideriamo la Coppa Italia molto importante: per arrivare in fondo basta poco, le partite ad eliminazione diretta sono così. Il format credo sia accettabile, anche negli altri paesi rimane così più o meno, con partite secche per non intasare il calendario. Non vogliamo uscire, è una delle due competizioni dove siamo alla pari con tutti. In campionato siamo un po' più indietro, non dipende da noi mentre in Coppa Italia ed Europa League sì. Non c'è una priorità stagionale, non c'è la possibilità di scegliere: dobbiamo essere pronti su tutti i fronti e lo saremo, la rosa è molto competitiva. Ci sono dei giocatori che possono fare molto meglio nella seconda parte della stagione, nomi non ne faccio: in pochi, però, hanno dato già il 100%".
A proposito dei singoli giocatori a sua disposizione:
"Milik se avesse giocato di più, avrebbe segnato di più. È stato fuori due anni, è molto importante per noi e abbiamo avuto un trattamento di riguardo per lui. Sta crescendo, due anni di inattività sono tanti per un giovane come lui e che ha reagito molto bene. Sta trovando sempre più fiducia, è destinato a crescere. Insigne ha margini di miglioramento legati alla continuità, è un grande campione ed ha fatto bene nella prima parte di stagione. Poi è calato un minimo dal punto di vista realizzativo, ma ha sempre dato il suo contributo. Lui è tornato motivato dalle vacanze, si ripresenterà come nella prima parte della stagione. Domani gioca. Indisponibili? Verdi, Hamsik, Albiol che ha un problema, Mertens che ha una distorsione alla caviglia, e Chiriches che non è al 100%. Più Verdi che è squalificato. Gianluca Gaetano è stato con noi a Dimaro, ha dimostrato ottime qualità verificate nel campionato Primavera. Devo dire che il lavoro che stanno facendo su di lui sta dando ottimi frutti, la convocazione è un premio: è un calciatore offensivo con molta qualità, sicuramente di prospettiva. Questa squadra è destinata a crescere nel futuro, ci sono le condizioni: c'è stata una campagna acquisti incentrata su giovani di prospettiva, Meret, Fabián, Younes sono tutti destinati a crescere. Con alcuni aggiustamenti in estate, non in inverno, si può migliorare".
In relazione, invece, ai movimenti di mercato che il club partenopeo metterà in atto in questa sessione di mercato invernale:
"Non credo siano possibili mosse grosse. L'unica cosa a cui pensiamo è che probabilmente un giocatore potrebbe uscire in prestito. No, non temo di perdere Allan. La volontà del club è di rimanere competitiva come negli ultimi anni. Nella valutazione del momento c'è solo la possibilità di un giocatore in prestito perché non vogliamo una rosa troppo larga per la gestione degli allenamenti. Allan domani non gioca dall'inizio perché aveva un permesso, come anche Ospina, per tornare dal Sudamerica, s'è allenato poco. Lo dico prima per evitare certi discorsi ed avete un vantaggio di formazione. Rog alternativa ad Allan? Con i se e con i ma è dura, ho cercato sempre di allontanarli. In questo momento non c'è nessuna possibilità di questo genere, non nascondiamo il fatto che Rog sia il giocatore indiziato per partire in prestito".
L'allenatore italiano, infine, è tornato a parlare della questione razzismo, che ha coinvolto qualche settimana fa il difensore azzurro Kalidou Koulibaly in occasione del match contro l'Inter:
"Sembra che sia un problema del Napoli, invece è un problema del calcio italiano. Noi abbiamo vissuto questo momento a San Siro, non è stato un momento goliardico, anzi di goliardico c'è stato davvero poco. E da lì si è aperto un dibattito che ha visto tante contrapposizioni. Non abbiamo nessuna pretesa di decidere noi cosa fare, non c'è la necessità: c'è un protocollo che con l'Inter non è stato rispettato, e vogliamo che lo sia. Il presidente Gravina sta provando a semplificarlo, non si è mai parlato di sospensione ma abbiamo solo chiesto una interruzione temporanea delle partite. Ci auguriamo non succeda mai, ma che sia una interruzione temporanea. Non è un problema del Napoli ma sociale. È un fenomeno debellato in quasi tutti i paesi, noi siamo indietro ma non dobbiamo scoraggiarci. Se c'è un problema, con la nostra creatività possiamo risolverlo. Però ci vuole la volontà, e penso si risolverà. C'è stata una sollevazione popolare, il problema è saltato fuori dopo tutte le opinioni. Non ci siamo sentiti soli. Ci sentiamo coinvolti in questa campagna atta al miglioramento sociale e culturale dell'Italia. Non è legato solo allo sport, ma quest'ultimo evidenzia un malessere che c'è: non so se sia un problema politico o no, è culturale ed è evidenziato nello sport italiano. Koulibaly sta bene, è tornato in condizione buona fisica e mentale. Domani giocherà, la prossima settimana ci sarà il ricorso dopodiché vedremo".
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