Intervenendo ai microfoni di TMW Radio, Amerigo Sarri, padre di Maurizio Sarri, ha rivelato alcuni retroscena sul figlio, allenatore del Napoli.
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Napoli, Sarri sr: “Spostava in ‘campo’ le figurine, da luglio l’ho visto mezza giornata”
Parla Amerigo Sarri, padre dell'allenatore del Napoli, Maurizio.
"Il ciclismo è lo sport di famiglia, lui lo ha sempre avuto nel sangue e ha corso anche da Esordiente. Però, più che da ciclista, più che da giocatore, ha sempre avuto il pallino da allenatore. Spostava in 'campo' le figurine, però non avevano i nomi dei giocatori ma dei politici. Bucciarelli Ducci, Presidente della Camera, era un portiere!", dice Sarri sr.
O la panchina o la banca -"A Monte San Savino portò il club in C, doveva fare una scelta: o la panchina o la banca e scelse il cuore. Quando allenava allo Stia, la sua prima squadra, lavorava a Firenze: la sera prendeva la macchina per il Casentino, con tanto di salite. Tornava a casa tra le due e le tre, faceva le salite con la neve... E' stato uno scalatore, anche di classifiche. Il suo record da Terza Categoria a Serie A resterà imbattuto".
Napoli -"Scelte sue, ci mancherebbe. Da luglio l'ho visto mezza giornata, a casa lo vedo pochissimo. Lui è nato a Napoli perché lavoravo là, poi ha cominciato a parlare bergamasco quando mi trasferirono. Lui mi chiamava 'papà', io gli dicevo 'no, si dice babbo'. Alla fine era 'bapà'".
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