Torna a parlare Aurelio De Laurentiis.
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Napoli, De Laurentiis stronca Sarri: “È un comunista, attaccato al denaro! Una cosa mi fa impazzire…”
Le dichiarazioni del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis
Poche ore prima della classifica pre Natalizia, che ha visto tutto lo staff del Napoli riunito a Villa D'Angelo, il presidente del club partenopeo, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Casa Corriere, toccando diversi temi roventi.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
- TOP PLAYER: "Quando sento dire che nel Napoli non ci sono top player, impazzisco. E quando Cavani giocava con noi, che cos’era? Lo abbiamo preso che era una seconda punta nel Palermo e lo abbiamo trasformato. Come con Mertens che nel Napoli è diventata una prima punta da trenta gol, abbiamo in attacco Milik, che ha subito due infortuni e ha un rendimento altissimo. Quando ti offrono 95 milioni per Koulibaly, di che cosa stiamo parlando? Che cos’era Higuain? Ha segnato tutti quei gol e ha anche sbagliato rigori che ci hanno fatto perdere una Champions. Quindi quando sento che il Napoli non ha top player, vorrei dire che ai napoletani abbiamo voglia di lamentarci. Ho preso il Napoli dal fallimento, ho ricostruito da zero, non avevo alcun giocatore e non ho comprato l’Inter, la Roma o la Juve. Potevo chiamarlo Partenope, Campania".
- SAN PAOLO: "È uno stadio che grida vendetta, si doveva cominciare a lavorare quando siamo saliti di nuovo in A. Il Napoli è in Europa da nove anni; quando vengono le squadre straniere, mi vergogno. Napoli non è governata, forse eleggete le persone sbagliate. Sono andato una sola volta al consiglio comunale e mi è bastata, non ci metto più piede.Le città dovrebbero essere governate da un manager. Un sindaco non può prendere quattro mila euro al mese; se li dessi a Giuntoli, mi manderebbe a quel paese. La verità è che in questo paese nessuno va in galera, ed è un guaio. Io sindaco? Ma siete matti, per carità. C’è un sindaco così bravo. Napoli è meravigliosa, bisognerebbe sconfiggere la malavita con posti di lavoro. È una capitale estiva dell’Europa".
- SARRI: "Lo scelsi io contro il parere di tutti. Tappezzarono la città di manifesti contro di me. Lui è stato bravo a farsi amare anche dalle frange più estreme. È un individualista, uno che ha sofferto sui campi di periferia; soffriva perché veniva esonerato dopo sei partite. Poi ha portato l’Empoli dalla C alla A e quando abbiamo perso 4-2 contro di lui ho pensato che fosse quello giusto. Sarri mi sembrava un mite, ho poi scoperto che era troppo insoddisfatto dei suoi trascorsi, con tanti esoneri, strano poi che da comunista fosse così attaccato al dio- denaro. Per me era fuori giri, la moglie non poteva venire sugli spalti. Gli chiedevo chi comprare e rispondeva che non voleva saperne nulla. Con Ancelotti ho trovato un uomo sereno e disteso, con mille interessi, con il quale si può trascorrere una serata senza parlare di calcio".
- EUROPA LEAGUE: "La Uefa ha alzato i parametri. Ci giocano Chelsea ed Arsenal, quindi divertiamoci! Una finale contro Sarri sarebbe suggestiva? Meglio trovarselo di fronte in semifinale, va".
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