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Napoli, De Laurentiis: “Gattuso? Un guerriero che non le manda a dire. Se farà bene in Champions e in Coppa Italia…”

foto lapresse.it

Le parole del numero uno del Napoli sul futuro del tecnico azzurro

Mediagol93

Parola a Aurelio De Laurentiis.

A dicembre approdava sulla panchina del Napoli dopo l'esonero di Carlo Ancelotti maturata a margine del successo ottenuto dei campani contro il Genk. Oggi, De Laurentiis, è tornato a parlare della sua scelta tracciando un bilancio dei primi sette mesi del tecnico calabrese in azzurro, durante un'intervista concessa ai microfoni del "Corriere dello Sport".

“Lo avevo chiamato anni fa insieme a Totti, avevo pensato a un film con loro due. Ci eravamo rivisti al compleanno di Ancelotti da Mamà a Capri. Rino stava seduto vicino a me. Me l’ero immaginato diverso, ho scoperto un grande conversatore, in grado di affrontare tutti i temi possibili. Dopo il disguido del ritiro-non-ritiro gli ho telefonato: ‘Rino, stai calmo, non prendere nessuna decisione se ti chiama qualcuno, stai fermo’. Dopo la partita di Champions ho visto Ancelotti a cena e gli ho detto che volevo cambiare, anche per conservare la nostra amicizia. La squadra aveva dimenticato il 4-3-3 sarriano, a Rino ho chiesto la riverginazione di quel modulo, anticipandogli che lo scotto da pagare sarebbero state tre, quattro sconfitte di fila. Io e Rino siamo molto simili, due guerrieri, due che non le mandano a dire, due condottieri".

Chiosa finale sul rinnovo: "Gli avevo fatto un contratto di un anno e mezzo nel quale era contemplata la via di fuga per entrambi. Non abbiamo avuto bisogno di ricorrervi. Se facciamo bene in coppa Italia e in Champions e recuperiamo qualche posizione in campionato, gli do appuntamento a inizio agosto a Capri dove potremmo parlare di un allungamento di tre, quattro stagioni. Tra persone che stimano, i contratti sono relativi".

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